Nubifragio nel Trevigiano. Asilo allagato a Musestre: «Abbiamo perso tutto: banchi, sedie, perfino il pavimento. Aiutateci»

Sabato 18 Maggio 2024 di Maria Elena Pattaro
L'asilo "Essenza" di Musestre sommerso durante il nubifragio

RONCADE (TREVISO) – Dell’asilo non è rimasto praticamente più nulla. L’acqua ha distrutto tutto: banchi, sedie, libri e persino il pavimento. Con il nubifragio di giovedì sera, 16 maggio, al Nido Essenza a Musestre di Roncade nove anni di attività sono stati spazzati via in una notte. «Purtroppo non è stato possibile salvare nulla - spiega l'associazione che gestisce la materna - dai mobili ai giochi, dal pavimento in legno ai lavoretti dei bambini. È stato tutto perso e distrutto». È bastato un appello sui social a far scattare la staffetta di solidarietà.

Genitori e nonni venerdì mattina si sono trasformati in “angeli del fango” e, muniti di scope, hanno spazzato fuori l’acqua e la fanghiglia, oltre a spostare tutto l’arredamento in modo da farlo asciugare. Ora la scuola confida nella generosità dei trevigiani perché le spese da affrontare sono davvero ingenti. Da qui la richiesta di un aiuto economico per rialzarsi, per ricomprare almeno in parte l’attrezzatura necessaria a ripartire. L’obiettivo è tornare ad accogliere quanto prima i circa 50 bambini. Le stanze in cui i diversi gruppi giocavano, facevano attività o mangiavano sono state sommerse da un metro d’acqua. Via San Teonisto, dove c’è la scuola, si trova nella parte più bassa del paese, vicino al Musestre. Il nubifragio ha messo in ginocchio le pompe fognarie, che non hanno funzionato a dovere.

Di conseguenza l’asilo nido e andato sott’acqua. Stessa sorte anche per le case vicine, i cui abitanti ora sono alle prese con mobili e arredi da buttare e intonaci da risanare.

AL LAVORO

La coda lunga dell’alluvione ha impegnato anche oggi, 18 maggio, i vigili del fuoco. Le squadre hanno continuato a lavorare nelle zone maggiormente colpite dal nubifragio per prosciugare locali allagati. In particolare ad Asolo e a Castelfranco. Ma anche a Roncade e nei paesi dell’hinterland affacciati sulle sponde del Sile: Casale sul Sile, Silea e Casier.

Nel porticciolo di Casier, dove il fiume ha esondato allagando tutto il circondario, sono affondate diverse barche, che ieri i pompieri hanno provveduto a recuperare. Muniti di autogrù e con l’aiuto del nucleo sommozzatori di Vicenza, hanno ripescato i natanti sommersi dall’ondata di piena. Impressionante il bilancio delle richieste di aiuto: in due giorni sono state ricevute 466 chiamate di soccorso, 220 interventi eseguiti, mentre in 245 casi l’azione dei pompieri si è rivelata non più necessaria perché nel frattempo le criticità sono rientrate.

Ultimo aggiornamento: 22:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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