TRIESTE - Durante un controllo effettuato al valico di San Servolo, gli agenti della Polizia di Frontiera hanno individuato una Peugeot, con targa italiana, che suscitava non pochi sospetti. Decidendo quindi di procedere al controllo, hanno intimato l’alt all’autista del veicolo il quale, anziché rallentare la sua marcia, ha accelerato dandosi alla fuga in direzione San Dorligo.
La fuga e poi lo schianto
L’autista, inseguito da due pattuglie della Polizia di Frontiera, a causa dell'elevata velocità e verosimilmente del manto stradale reso scivoloso dalla pioggia, ha perso il controllo del mezzo in località Crogole andando a impattare con una Audi A1 in sosta, che è stata letteralmente scaraventata ai margini della strada, finendo in un dirupo. A seguito dell'impatto, il mezzo del fuggitivo si è fermato sul bordo della scarpata.
L'aggressione agli agenti
Gli operatori di Polizia hanno tentato di bloccare il conducente ma, una volta raggiunto il mezzo, l'autista, un cittadino georgiano di 22 anni, si è scagliato sugli operatori per cercare di riuscire a darsi alla fuga. Nella successiva colluttazione, ha anche tentato di impossessarsi di una pistola d’ordinanza di un operatore.
L'arresto
Immediatamente bloccato, è stato quindi arrestato per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, resistenza e lesioni a pubblico Ufficiale. A seguito della colluttazione, quattro degli agenti intervenuti sono poi dovuti ricorrere alle cure dei sanitari per ecchimosi e contusioni riportate nel corso dell’intervento.
Poco dopo, a seguito di mirate ricerche effettuate nell'area boschiva e nelle zone adiacenti, sono stati individuati anche i due uomini scesi in precedenza dal veicolo in fuga: si tratta di due cittadini turchi privi di idonei documenti validi per l’ingresso in Italia. Sempre la Polizia di Frontiera, al valico di Rabuiese, ha invece fermato un’autovettura con targa tedesca condotta da un cittadino turco che stava trasportando sette connazionali (due uomini, una donna e quattro minori), tutti privi di documenti validi per l'ingresso in Italia. L'autista è stato tratto in arresto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e portato al Coroneo mentre i migranti, per lo più componenti un unico nucleo familiare, dopo essere stati identificati, sono stati messi a disposizione dell'Ufficio Immigrazione per le procedure del caso.