I crostacei sono esseri senzienti e, per questo motivo, granchi e aragoste provano dolore quando vengono immersi nell’acqua bollente per essere cucinati. L’ha stabilito ieri il governo britannico, spianando la strada alla possibilità di imporre nel Regno Unito il divieto per gli chef di bollire questi animali vivi. È stato infatti presentato un emendamento alla legge sul benessere degli animali, attualmente in fase di esame in Parlamento, che rende illegale causare loro danni e sofferenze inutili.
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La proposta degli chef: stordire i crostacei
Il Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali (Defra) sostiene che questa legge non avrà nessun impatto sulle cucine dei ristoranti, ma gli attivisti puntano ad utilizzare la nuova norma per chiedere in tribunale il divieto di bollire gli animali vivi, imponendo di utilizzare modi meno dolorosi e più compassionevoli per ucciderli. Per gli chef, una soluzione per evitare di commettere un reato potrebbe essere quella di stordire i crostacei prima di immergerli nell’acqua bollente, congelarli, o comunque ucciderli prima di cucinarli, in modo da non sottoporli a un’inutile tortura. Una regola che dovrà valere anche per chi cucini in casa propria.
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In Svizzera bollirli vivi è illegale
Bollire i crostacei vivi è già illegale in alcuni Paesi. In Svizzera, per esempio, si tratta di un procedimento fuorilegge dal 2018: il governo elvetico ha imposto il divieto di gettare aragoste e astici vivi nei pentoloni d’acqua bollente. La tradizionale modalità di cottura è diventata illecita perché considerata disumana. Le tesi che sostenevano che i crostacei non provano dolore se vengono immersi nell’acqua bollente a testa in giù, sono state scartate perché prive di fondamento.