Superbonus, la strada degli F24 per sbloccare il nodo dei «19 miliardi» di crediti incagliati e l'ipotesi di mantenere la possibilità della cessione per i lavori legati al post sisma e per gli incapienti: questa la doppia apertura del Governo sull'incentivo.
Sconto in fattura per chi?
Lo sconto in fattura per il futuro, potrebbe sopravvivere per alcune eccezioni, come per i redditi più bassi o gli incapienti, coloro che non pagano tasse e dunque non possono detrarre le spese. «Abbiamo trovato apertura e grande consapevolezza da parte del governo che vanno sbloccati i crediti pregressi, quindi un’apertura all’F24 che era una proposta nostra e di Abi, e un tavolo immediato per il futuro», ha detto la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, che prima dell’incontro aveva sollecitato l’esecutivo a fare presto, perché con 25mila imprese a rischio «non c’è più tempo».
La soluzione degli F24
Una delle soluzioni adombrate durante gli incontri sarebbe stata quella di far usare gli F24 dei correntisti, soltanto una volta esauriti tutti gli spazi disponibili del sistema bancario. Si tratta di questioni rinviate a nuovi tavoli tecnici. Il lavoro, insomma, è appena agli inizi. Sempre l’Agenzia delle Entrate, rappresentata agli incontri dal direttore Ernesto Maria Ruffini, ha prodotto anche una stima esatta dei crediti incagliati. Si tratta di 19 miliardi di euro che comprendono le fatture scontate dalle imprese di costruzioni, quelle con il codice Ateco F. Il nuovo salvagente si applicherà soltanto a questi specifici crediti.