Una rete di narcotrafficanti, individuata in un'inchiesta coordinata dalla Dda di Torino, per trasportare la droga aveva progettato e collaudato anche un mini sommergibile, pilotabile da remoto.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri del nucleo operativo del comando provinciale di Torino in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l'Ufficio dell'Esperto per la sicurezza a Tirana e l'Ufficio Centrale Nazionale Interpol della Polizia albanese.
Gli arresti, disposti dal gip di Torino su ordine della Dda, sono stati effettuati in Italia provincie di Torino e Frosinone, e in Albania. Nell'attività d'indagine, denominata convenzionalmente "Car Wash" in quanto originata da accertamenti su gestori di autolavaggi che curavano alcune piantagioni di marijuana, gli investigatori hanno ricostruito i tasselli di un'associazione con base logistica nella provincia di Torino, sospettata di aver approvvigionato le maggiori piazze di spaccio italiane. A guidarla sarebbero stati due fratelli di origine albanese.