Rientra il caso aperto nel testamento appena pubblicato di Silvio Berlusconi: al fratello Paolo lui ha stanziato non 100 ma 200 milioni in tempi diversi.
Berlusconi e il fratello Paolo
Poi nelle ultime disposizioni scritte da Arcore il 19 gennaio 2022 precisa rivolgendosi a Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e non a Luigi: «Sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto quanto segue: dalle vostre eredità di tutti i beni, dovreste riservare queste donazioni: a Paolo Berlusconi 100 milioni, a Marta Fascina 100 milioni, a Marcello Dell’Utri 30 milioni».
LE DISPOSIZIONI
Non aggiunge altro e soprattutto non sottolinea che queste ultime disposizioni annullano le precedenti, del resto non poteva farlo per non diseredare i cinque figli. Questo significa allora che in tempi diversi, ha donato al fratello Paolo prima 100 poi altri 100 milioni per un totale di 200 milioni. Una distrazione di Silvio? Difficile non ricordarsi di aver dato 100 milioni al fratello e poi dargliene altri 100. Sicuramente l’ultimo testamento non annulla il precedente, quindi lo integra. Finora si era saputo che i lasciti erano tre a Paolo, Marta Fascina e Dell’Utri. Vedremo coime evolverà la situazione anche se è difficile contestare le volontà di qualcuno che non c’è più.
LA PRECISAZIONE
Ma nel primo pomeriggio di giovedì 6, da Paolo Berlusconi è arrivata la precisazione: «Per evitare fraintendimenti e a fronte delle richieste di delucidazioni ricevute da parte di numerosi organi di informazione, Paolo Berlusconi precisa che il fratello Silvio gli aveva anticipato in più occasioni, con la straordinaria generosità che lo ha sempre contraddistinto, l’intenzione di lasciare allo stesso Paolo la somma di 100 milioni di euro. Le carte rese pubbliche oggi vanno intese come conferma che è questa la cifra indicata come legato testamentario da parte di Silvio Berlusconi per il fratello».