Caso aeroporto, 4 voli sui quartieri, altra diffida: «Usata una rotta vietata»

Seconda protesta ufficiale del Codacons in una settimana: «Il Ministero vieta che gli aerei atterrino passando su Treviso»

Domenica 19 Maggio 2024 di Paolo Calia
Caso aeroporto, 4 voli sui quartieri, altra diffida: «Usata una rotta vietata»

TREVISO – Un’altra diffida, la seconda nel giro di una settimana. Questa volta per l’atterraggio di quattro aerei passati sopra i quartieri cittadini seguendo una rotta che non sarebbe prevista dalle direttive fissate dal Ministero per regolare l’attività dell’aeroporto Canova. E ancora una volta a firmare l’atto di accusa è il Codacons, che non molla la presa sul controllo dei voli in arrivo e partenza da Treviso e continua a tenere nel mirino Aertre e Save. Venerdì pomeriggio tanti trevigiani sono rimasti sorpresi nel vedere passare aerei su una rotta inconsueta considerato che gli atterraggi su Treviso sono vietati dalle prescrizioni ministeriali. Sono stati quattro i voli ad atterrare provenendo da Treviso, decisione presa molto probabilmente per evitare il forte vento in coda che avrebbe potuto disturbare la manovra. Ma se la motivazione dovesse essere questa, per il Codancons la soluzione sarebbe dovuta essere l’atterraggio nell’aeroporto più vicino. E non sorvolare le zone residenziali della città. Al Codacons sono arrivate delle lamentele, subito tradotte in una formale diffida spedita ai sindaci di Treviso, Casier, Preganziol, Silea e Enav e Aertre.

LE CONTESTAZIONI

«Il Codacons-Veneto ha più volte protestato, presso le competenti sedi istituzionali, sulle violazioni alle Prescrizioni di legge che inibiscono al 100% gli atterraggi sulla pista 25, (direzione da Treviso verso Quinto) perchè ciò comporta il sorvolo a bassissima quota dei quartieri dei sindaci in indirizzo».

Quattro i casi incriminati: «Intorno alle 14.48 e alle 14.53 - scrive l’associazione del testo della diffida - ben due aerei, tipo Boeing 737, il primo in arrivo da Malaga e il secondo in arrivo da Marsiglia hanno violato la norma. Per la precisione il primo volo ha effettuato ben due avvicinamenti sul finale sopra Treviso, a bassissima quota, perché al primo tentativo di avvicinamento ha dovuto interrompere l’atterraggio e ha riattaccato all’altezza dell’aerostazione per cui si è reso necessario effettuare un secondo passaggio su Treviso». Il motivo: «Detti tentativi di atterraggio su pista 25 (inibita però dalla Prescrizione) sono stati eseguiti a causa del forte vento». Dopo ci sono stati altri due voli sulla stessa rotta: «Il terzo aereo passeggeri, tipo Airbus 321, proveniente da Tirana ha ripetuto lo stesso tratto di volo per pista 25 che è inibita ed è atterrato intorno alle 16.30». Infine: «Il quarto aereo era austriaco, tipo Partenavia 46-500 proveniente da Cannes-Francia, ha ripetuto la stessa violazione dei tre aerei precedenti».

IL CODACONS

Il Codacons è fermo nella propria denuncia: «A nostro giudizio dette violazioni sono state operate presumibilmente a causa della errata autorizzazione emanata dalla Torre di Controllo di Treviso, perché la stessa Torre di Controllo avrebbe dovuto far rispettare la norma giuridica del ministero dell’ambiente, e, di conseguenza, la Torre non avrebbe dovuto autorizzare l’avvicinamento alla pista 25, che è inibito, neanche se tali voli fossero stati in una fase di emergenza in cui gli aerei non devono essere fatti volare sopra i quartieri». Da qui la richiesta ai comuni di fare pressione su Aertre, Enav ed Enac per evitare altre situazioni analoghe.

Ultimo aggiornamento: 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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