CAMPOSAMPIERO - La zona industriale di Villanova di Camposampiero trasformata in un autodromo dove scorrazzare con moto e scooter.
Grazie alle informazioni raccolte nell'immediatezza dei fatti gli agenti hanno capito che i trenta identificati rappresentavano solo la minima parte dei circa 250 centauri che avevano garantito la loro adesione al raduno. Riuscendo ad infiltrarsi negli ambienti delle corse clandestine, gli agenti di Paolocci l'altro giorno, non senza fatica, sono risaliti al presunto organizzatore di questi raduni non autorizzati. Si tratta di un giovanissimo residente nella provincia di Venezia. L'attività d'indagine ha permesso di scoprire che attraverso gruppi social quest'ultimo avrebbe creato l'evento a Villanova. Probabilmente pensava che alla proposta rispondesse un numero esiguo di persone. Sta di fatto che alla fine nella chat privata che promuoveva la giornata di scorribande, impennate e corse a tavoletta hanno risposto circa 250 giovanissimi provenienti non solo da Villanova di Camposampiero, ma anche da altri paesi del Camposampierese e della vicina provincia di Venezia.
LE VEDETTE
Gli organizzatori dell'evento clandestino non hanno lasciato nulla al caso: gli agenti hanno infatti identificato le vedette che stazionavano a qualche centinaio di metri dal luogo del raduno, che avevano il compito di avvisare i presenti nel caso fossero arrivate le forze dell'ordine. Una volta entrati in possesso delle chat dei protagonisti, non è stato difficile arrivare al promotore dell'evento. Quest'ultimo l'altro giorno è stato convocato negli uffici del Comando di Camposampiero. Gli è stata contestata una sanzione prevista dal nuovo regolamento di polizia urbana. Quest'ultimo si è detto pentito per il polverone creato, ma adesso verrà tenuto sotto stretta osservazione per capire se la passione per le due ruote e per il rombo dei motori lo porteranno a tentare di organizzare altre corse a cielo aperto senza alcuna regola e non in linea con le più elementari regole del Codice della Strada. Capitolo scommesse: gli investigatori della Polizia locale al momento non si sbottonano per non bruciare l'indagine, ma sono forti i dubbi che le acrobazie dei ragazzi in piena zona industriale non fossero solo frutto di una passione per le moto, ma anche un modo per giungere ad illeciti guadagni. L'episodio registrato a Villanova non è isolato. Nei mesi scorsi un blitz della Locale aveva bloccato sul nascere una corsa clandestina anche nel vicino comune di Piombino Dese.