GALLIERA VENETA - L’incidente costato la vita al motociclista Alberto Moretti di soli 21 anni è stato ripreso da una telecamera dei magazzini SmartModa di Galliera Veneta. E quelle immagini non lasciano spazio a dubbi: la donna al volante della sua Hyundai Tucson, il 18 giugno dell’anno scorso, ha svoltato senza inserire la freccia e infilando contro mano la corsia che porta al parcheggio del centro commerciale.
L’impatto con la Ducati Monster è stato inevitabile. Il prossimo 7 marzo l’operaia di 41 anni, Sara Zonta di Tezze sul Brenta in provincia di Vicenza, davanti al Gup Domenica Gambardella andrà a patteggiare la sua pena.
LE INDAGINI
Il pubblico ministero Roberto D’Angelo, titolare delle indagini, ha da subito accusato la donna di omicidio stradale. In un secondo momento, nominato un consulente tecnico per la Procura, ha modificato il capo di imputazione in omicidio stradale in concorso: motivo, Alberto avrebbe corso troppo in sella alla sua moto in quel tratto di provinciale denominata strada degli Alberi. Ma il magistrato, dopo avere letto anche la consulenza redatta da un tecnico nominato dalla parte civile, e soprattutto dopo avere analizzato nei dettagli le immagini riprese dalla telecamera della videosorveglianza dei magazzini SmartModa ha cambiato il capo di imputazione togliendo il concorso.
Il filmato infatti è cristallino: l’operaia ha commesso un doppio errore, investendo e uccidendo così il giovane motociclista. Intanto i genitori e i nonni del ragazzo sono stati già risarciti dall’imputata. Mentre l’ex fidanzata di Alberto, affiancata dal legale Alberto Antonello, si è costituita parte civile chiedendo e ottenendo la citazione della compagnia assicuratrice.
L’INCIDENTE
Era sabato 18 giugno, intorno alle due del pomeriggio, quando Alberto è partito dalla sua abitazione distante 250 metri dal punto dell’impatto. Ha percorso poche decine di metri di via Europa, la 53 Postumia, alla grande rotonda ha girato a destra, direzione nord, imboccando la strada degli Alberi. Verosimilmente era diretto nell’azienda dove lavorava, la Duetti Packaging, della quale il padre era contitolare. Sulla corsia opposta è arrivato il Suv condotto dall’operaia. La conducente si stava dirigendo al grande centro moda Smart. L’automobilista ha deciso di entrare dal primo di uno dei due accessi lungo la via, è ha iniziato a effettuare la manovra di svolta a sinistra, ma come ha dichiarato, non si è accorta dell’arrivo della Ducati. «Non l’ho visto, non l’ho visto» ha iniziato a gridare appena uscita dal veicolo.
Sul posto sono intervenute quattro pattuglie della polizia locale e l’ambulanza del Suem 118 partita da Cittadella.