PORDENONE - È ufficiale: l'attrice Ornella Muti ha ottenuto la sospensione condizionale della pena. Il sigillo lo mette l'ordinanza della Corte d'appello di Trieste datata 25 marzo, esattamente dieci mesi dopo l'ultima rata versata al Teatro Verdi di Pordenone, al quale era stata era stata riconosciuta una provvisionale di 30mila euro nell'ambito della vicenda relativa ai tre spettacoli annullati nel dicembre 2020 per andare a una cena di beneficenza con Putin.
L'attrice accusata di truffa aggravata e falso
Condannata a 6 mesi di reclusione e 500 euro di multa per truffa aggravata e falso, la sospensione condizionale della pena era stata subordinata al pagamento di una provvisionale alla parte civile, che si era costituita con gli avvocati Bruno e Antonio Malattia. La difesa dell'attrice aveva ottenuto una dilazione: mille euro al mese fino a saldare un debito alla fine quantificato in 36mila euro proprio per via della rateizzazione. Il bonifico è arrivato mensilmente dalla Germania, da parte di cittadino tedesco che a maggio 2023 ha ultimato i pagamenti salvando la condizionale. Nei giorni scorsi la Corte d'appello ha dato atto che il pagamento è avvenuto nei termini previsti, cioè cinque anni, e che la pena è sospesa.
La sentenza era diventata definitiva nell'estate del 2019, quanto la Cassazione ha respinto il ricorso dell'attrice condannata dal Tribunale di Pordenone, sentenza confermata in secondo grado a Trieste.
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Cosa era successo
A denunciare l'attrice era stato lo stesso Teatro Verdi. Nel 2020, la sera del 10 dicembre, la Muti avrebbe dovuto recitare "L'ebreo errante" al Verdi. A causa di una raucedine aveva annullato i tre spettacoli, in realtà aveva partecipato a una cena di beneficenza organizzata da Vladimir Putin a San Pietroburgo.