Una vita passata in negozio, poi a 75 anni la laurea che sognava: «L'unico incubo? L'inglese»

Giovedì 16 Maggio 2024 di Denis De Mauro
Il pordenonese Vincenzo Di Domenico

PORDENONE - Per quasi 40 anni ha gestito il negozio di articoli sportivi Sport Market di viale Grigoletti. Una volta in pensione, ha potuto riprendere la strada che aveva lasciato da giovane: lo studio, laureandosi alla bella età di 75 anni. Anzi, proprio a pochi giorni dal suo 76mo compleanno. In pochi credevano che ce l'avrebbe fatta e invece Vincenzo Di Domenico ha stupito tutti, amici e parenti scettici, ed ha portato a casa il risultato.

Oggi può fregiarsi del titolo di dottore, laureato in Lettere e Beni culturali - Curriculum archeologico.

IL RACCONTO


La sua tesi è stata un'impegnativa ricerca sull'Impero Assiro. Schivo, non vuole si dica che ha ottenuto come voto 101. «Perché vedo che sul giornale finiscono solo quelli col 110 e lode», come se fosse normale a 76 anni completare il percorso di studi che ha intrapreso, per giunta in presenza, all'Università di Udine. Aveva già tentato la strada universitaria da ragazzo. «Dopo la maturità classica ho frequentato per un anno Padova», ricorda, ma Giurisprudenza non faceva proprio al caso suo. Così nel 1978 aveva deciso di aprire un negozio che, specializzato nell'attrezzatura da montagna, gli avrebbe consentito di seguire almeno l'altra sua passione, appunto le vette. «Il pallino per la storia non mi è però mai andato via, in particolare sono sempre stato appassionato della Prima guerra mondiale, guarda caso conflitto strettamente legato alle nostre montagne, poi sono passato allo studio delle strade consolari romane della regione - a supportarlo - il tanto materiale che si trova alla biblioteca civica, alla Appi di Cordenons e anche in quella del Seminario».
A riposo da una decina d'anni, in pensione riprende dunque gli studi e, siccome l'appetito vien mangiando, dalla scelta di un iniziale, unico corso di storia romana amplia la sua visuale e opta per tutto Lettere e Beni Culturali, prediligendo Archeologia. Da lì agli Assiri il passo è breve. «L'incubo peggiore è stato l'esame di inglese livello B1. Cinque corsi in un anno. Fino ad allora in effetti io avevo studiato solo francese». Nel 2020 poi il suo percorso si rivela ad ostacoli anche a causa della pandemia. «Mi sono fatto un mese d'ospedale, qui a Pordenone, 3 settimane con l'ossigeno. Una volta ho sostenuto un esame con la febbre e l'ho pure passato». Ricorda la brutta esperienza, la grande paura del virus, senza agitazione, come una delle tante prove della vita ormai superate. 

IL FUTURO


Allo stesso modo, una volta dentro quest'esperienza ha voluto viverla per intero, sempre in presenza. «Tranne per un anno di covid», anche quando le lezioni iniziavano alle 8.30 e doveva partire da Pordenone all'alba. Cosa l'ha spinta a voler tornare all'Università? «La mia è stata una scelta dettata anche dal desiderio di combattere l'inevitabile invecchiamento mentale, non nascondo il terrore che nutro per le malattie che minano il nostro cervello. Poi ovviamente era anche un fatto di soddisfazione personale». Figlio di un'epoca in cui il lavoro era tutto, Di Domenico ha trovato all'Università anche quel viaggiare che nella sua vita gli era sempre mancato. «Mai fatto ferie. A farmi viaggiare ora che sono in pensione, pur senza muovermi dall'aula, ci hanno pensato le affascinanti lezioni degli splendidi docenti che ho incontrato in facoltà. Con l'archeologia ho spaziato in lungo e in largo; dall'Antica Grecia alla Mesopotamia». Sposato, con 2 figlie ormai grandi e 2 nipoti, Vincenzo ha ancora sete di sapere. Conseguita la laurea, non sembra intenzionato a fermarsi. «Nel 2012 ho sospeso gli studi di pianoforte, avrei piacere a riprenderli: possiedo due pianoforti ed un organo e mi piacerebbe molto anche suonare in chiesa».

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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