PORDENONE - Quattrocento «punti salute» capillarmente diffusi sul territorio regionale, perché tali punti sono e saranno le farmacie del Friuli Venezia Giulia, destinate in un triennio a rafforzare i servizi che stanno offrendo al cittadino oltre la distribuzione dei farmaci, in un progetto che sarà sviluppato in stretto rapporto con il sistema sanitario regionale e secondo un disciplinare tecnico operativo entro la fine dell'anno.
In pratica, in farmacia si andrà sempre più spesso per risposte di salute che ora si debbono cercare altrove, dall'effettuazione dell'elettrocardiogramma alla gestione del diabete cronico fino al controllo dell'aderenza terapeutica. A settembre, inoltre, dovrebbe essere realtà la ricetta completamente dematerializzata. Arrivando in farmacia sarà sufficiente presentare la propria tessera sanitaria e il farmacista leggerà la ricetta accedendo al Fascicolo sanitario elettronico.
I DETTAGLI
Sono i contenuti concreti e progettuali tra servizi e nuovi sviluppi tecnologici - contenuti nell'accordo triennale, con possibilità di allungamento, che è stato siglato ieri a Udine dalla Regione, con l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi, e dal sistema delle farmacie del Friuli Venezia Giulia, rappresentate da Luca Degrassi per Federfarma Fvg e Alessandra Forgiarini per Assofarma e Farmacie Unite.
La remunerazione per le farmacie a basso fatturato, però, resterà invariata, per salvaguardare le realtà che operano in condizioni e territori più disagiati. L'operazione dovrebbe portare nel triennio a un risparmio di 2,6 milioni per il sistema sanitario regionale, lasciando invariati gli introiti complessivi delle farmacie a 10,2-10,5 milioni l'anno. Ridotto a 0,47 a 0,45 centesimi anche il rimborso per l'erogazione delle strisce per la misurazione della glicemia, salvo l'invarianza per le farmacie delle zone disagiate.
I TEMPI
Nel gennaio 2024 partirà, previa gara di Arcs, la «distribuzione per conto» delle strisce in una Azienda pilota, con una successiva estensione a tutta la regione. Con l'avvio di tale modalità, la Regione stima un risparmio di 3,4 milioni e in contemporanea «sarà importante una formazione capillare e omogenea sui nuovi percorsi a diabetologi, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta». Negli accordi anche l'impegno della Regione all'acquisto centralizzato dei farmaci costosi salvavita, ora comprati dalle singole farmacie, con evidenti risparmi per effetto di una maggiore capacità di contrattazione.
Uno dei temi cardine per il servizio sanitario contemporaneo è l'accessibilità ai servizi, al quale con questo accordo si risponde attraverso «la prossimità, con 400 Punti salute, e l'implementazione della digitalizzazione, che di per sé è un percorso complesso per tutte le garanzie che sono necessarie in ambito sanitario, a partire dalla tutela della privacy», ha sottolineato Riccardi. In sintesi, ha aggiunto, «più il cittadino trova risposta alle sue esigenze nei servizi di prossimità, meno sovraccarica altre strutture», ora anche impropriamente. «È un accordo etico, lungimirante e di grande equilibrio», ha affermato Forgiarini e per Degrassi «è un progetto con tante opportunità di servizi che dovremo costruire insieme».