TREVIGNANO - Ha prima aperto le manopole delle tre bombole di gas che si trovavano nel retro del bar Luxia, poi ha dato fuoco al gas con un accendino provocando una violenta fiammata che stava per ridurre in cenere tutto ma che, invece, ha si è limitata a colpire qualche arredo. Ma poteva finire molto peggio. Solo il tempestivo intervento del titolare, che ha chiuso le manopole ustionandosi leggermente, ha evitato che un gesto sconsiderato finisse in tragedia. È accaduto venerdì sera, verso l’ora di chiusura del locale, quando al suo interno c’era ancora qualche avventore tra cui un minore e una donna incinta. A compiere il gesto un 53enne del posto, rintracciato a casa e fermato dai carabinieri, che da tempo era in lite col titolare del bar.
LO SCONTRO
Qualche ora prima il 53enne aveva nuovamente litigato col gestore.
IN AZIONE
L’uomo ha quindi scavalcato un muretto che si trova dietro al locale e ha puntato le tre bombole di gas. Le ha aperte per dare così fuoco a tutto. Si è rischiata la tragedia. Solo il caso ha voluto che le tre bombole fossero piene. Una volta aperte le manopole il gas è uscito in modo molto violento, provocando quello che viene definito “dardo di fuoco”. Se invece fossero state vuote, le bombole si sarebbero potute trasformare in altrettante bombe in grado di provocare danni inimmaginabili. Il titolare, accortosi di quanto stava accadendo, è riuscito a intervenire. Il 53enne si è invece dato alla fuga. Ma i carabinieri lo hanno rintracciato a casa proprio mettendolo in stato di fermo.