TRIESTE - La Polizia ha fatto luce su di un sodalizio criminale nella vendita di cocaina. La società era composta da soggetti italiani, kosovari e sudamericani attivi tra le provincie di Trieste, Udine e Treviso. L'attività di indagine si è protratta per diversi mesi e condotta anche grazie ad intercettazioni.
Le investigazioni hanno consentito di raccogliere elementi di prova nei confronti degli indagati, documentando centinaia di episodi di cessione di stupefacente. Queste attività hanno poi permesso al gip del Tribunale di emettere 3 misure cautelari in carcere, nei confronti di due cittadini Italiani D.A.
Sono state eseguite perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di 5 indagati e 9 perquisizioni nei confronti di persone terze non indagate, ritenute acquirenti degli indagati. Nel corso delle perquisizioni, oltre a sottoporre a sequestro materiale utile è stato arrestato in flagranza di reato di uno degli indagati principali, D.R. triestino, già sottoposto agli arresti domiciliari e trovato in possesso di un considerevole quantitativo di cocaina, denaro contante e materiale per la pesatura e per il confezionamento della sostanza.
L’attività di investigazione aveva già portato all’arresto in flagranza di reato di 3 persone, tutti italiani di cui due D.R. e D.G. residenti a Trieste ed uno D.D. in provincia di Udine. Gli stessi erano stati trovati in possesso di considerevoli quantitativi di cocaina da destinare ad attività di spaccio.