Si ferma in auto per prestare soccorso, pistola puntata in faccia: «Dammi i soldi»

Mercoledì 15 Maggio 2024 di Diego Degan
Si ferma per prestare soccorso, pistola puntata in faccia

CHIOGGIA - «Dammi i soldi». Per un attimo il giovane che, l'altra mattina, si è sentito rivolgere questa frase, è rimasto interdetto. Era seduto all'interno della sua auto e aveva una pistola puntata contro. Che cosa poteva mai fare? A Cà Lino, dove lui risiede, non c'è molto andirivieni di persone e anche in questo periodo, pre-balneare, per così dire, i turisti non sono ancora in numero tale da affollare le strade del paese: è più facile che stiano in spiaggia, a Isola Verde. Tutto questo per dire che anche se il luogo in cui si svolgeva la scena era proprio la piazza accanto alla chiesa, di gente in giro, a cui chiedere, eventualmente, aiuto, non se ne vedeva.
Al ventenne non è rimasto che agire d'istinto e, approfittando della prontezza di riflessi che la sua età gli consente, ha premuto il piede sull'acceleratore ed è scappato.

L'aspirante rapinatore, a sua volta, deve essere rimasto sorpreso. Avrà pensato, giustamente, che sparare (ammesso che la pistola fosse vera e non una imitazione giocattolo) non gli sarebbe servito a nulla, sicuramente non a raccattare dei soldi, magari anche pochi, e se n'è andato. Il ragazzo lo ha visto allontanarsi nello specchietto, ma non ha capito esattamente verso dove: se avesse un'automobile o un altro mezzo di trasporto nelle vicinanze o se fosse semplicemente a piedi.

ALLARME
Quando si è sentito al sicuro, il giovane ha chiamato le forze dell'ordine e ha riferito l'accaduto a una pattuglia della polizia di Stato. Ha raccontato che, mentre passava in strada, davanti alla chiesa, aveva notato questa persona che, a cenni, gli chiedeva di fermarsi. E poiché si trattava di un individuo "normale", con un abbigliamento comune e che, apparentemente, non mostrava comportamenti esagitati, si era fermato e aveva abbassato il finestrino, per chiedergli se avesse bisogno di qualcosa: un'informazione stradale, un luogo dove recarsi, un servizio con cui prendere contatto. Invece, appena si è trovato faccia a faccia, l'estraneo ha tirato fuori la pistola di tasca e l'ha puntata contro il giovane.
Ora le forze dell'ordine sono alla ricerca di questo individuo del quale, peraltro, avrebbero solo una descrizione sommaria, anche se è possibile che il ragazzo abbia riferito qualche particolare in più. Le poche parole pronunciate nel tentativo di rapina, non avrebbero permesso al giovane di Cà Lino, di capire la provenienza geografica del malfattore (di quale parte d'Italia o straniero), cosa che rende ancor più difficile rintracciarlo. E, comunque, l'essersi lasciato alle spalle un testimone, potrebbe aver indotto il tipo ad allontanarsi verso altri luoghi. Di certo il tentativo di rapina sembra essere stato molto improvvisato, sperando più nella fortuna che nell'abilità del ladro, ma il problema di fondo resta l'esibizione della pistola: se l'arma è vera, il fatto che si trovi in mano a una persona che la usa per compiere rapine o altri gesti criminali, non può che suscitare preoccupazione, nei cittadini e in chi si trovi a dover far fronte alle azioni di questo individuo.
 

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