SAN DONA’ DI PIAVE - Si accascia davanti al monumento Ancillotto, subito soccorsa dai compagni di classe e da altri cittadini, ma l’ambulanza arriva dopo mezz’ora. É un episodio che ha molto indignato i cittadini, quello avvenuto ieri mattina in pieno centro a San Donà. Ha, infatti, stupito quanti erano presenti, il tardivo arrivo dell’ambulanza, anche in considerazione del fatto che il Pronto soccorso si trova a circa cinque minuti, con la ragazza rimasta stesa sull’asfalto per oltre mezz’ora. Fortunatamente la giovane sta bene ed anche le sue condizioni iniziali non destavano particolare preoccupazione, “ma cosa sarebbe successo – si chiedono i cittadini – se avesse avuto ben altre problematiche?”. Dall’Ulss 4 hanno fatto sapere che il ritardo è dovuto al fatto che le due ambulanze erano già impegnate in altri servizi.
ALLARME TRA GLI STUDENTI
Il fatto è accaduto a metà mattinata, prima delle 10, di fronte al monumento dedicato a Giannino Ancillotto, asso dell’aviazione della Prima Guerra Mondiale.
Un cittadino l’ha fatta stendere su una improvvisata protezione, ricavata dal fondo del baule della macchina, mentre la Protezione civile ha portato una coperta termica. Dato l’allarme, l’ambulanza è arrivata dopo mezz’ora dalla chiamata. Dall’azienda sanitaria è stato spiegato che la chiamata al 118 è arrivata alle 9.54, ma in quel momento le due ambulanze a disposizione erano fuori per delle emergenze, per cui il Suem ha deciso di mobilitare quella di Jesolo. Pco dopo la partenza era però rientrata una delle due di San Donà e, per velocizzare i tempi, in piazza Indipendenza è stata mandata quella, giunta sul luogo alle 10.25. «Mi hanno spiegato come sono andate le cose – ha riferito il preside dell’Alberti, Vincenzo Sabellico – ed anche delle condizioni della ragazza. C’è da dire che non c’è mai stato un momento di allarmismo. La madre ci ha poi rassicurato, anche se ha preferito farle fare altri esami, per cui è stata trattenuta al Pronto soccorso. L’ambulanza? Certo, se fosse arrivata prima sarebbe stato meglio».