ROMA Nessuna apparizione pubblica su un palco per Silvio Berlusconi. Rarissime esibizioni in collegamento video, ma bisognerà vedere se saranno davvero possibili e chissà quando. Mentre per lui (che avrà continui alti e bassi considerando i giorni di chemio e di post-chemio e comunque una «leucemia cronica») le telefonate a convention e a trasmissioni televisive saranno la sua tribuna, il canale della sua leadership, il vero e unico palcoscenico dove esibirsi ma soltanto in voce e non a lungo e non da subito. Il Cavaliere non è convintissimo di questa profilassi politico-comunicativa e sentendosi «un leone» anzi «una roccia» e insomma non intendendo mollare non fa che ripetere a tutti: «Non vedo l'ora di tornare in campo».
«E lo farà - assicura Gianni Letta, andando via dal San Raffaele - perché Silvio quando si mette in testa una cosa la fa. E' dura ma non mollo, ha detto anche a me. E così è. Abbiamo parlato e l'ho trovato meglio di quanto pensassi. Gli possiamo fare un augurio di Pasqua perché la strada della rinascita, se non della risurrezione, è imboccata».
«Fate sapere a tutti - si raccomanda intanto Berlusconi con chiunque riesce a parlarci - che io ci sono, ci sarò e presto riapparirò perché mi sento sempre meglio». Chissà se è vero. E comunque la data della resurrezione (lui vorrebbe addirittura fare una comparsata dal vivo) la manifestazione nazionale di Forza Italia il 5 e 6 maggio che sta organizzando Antonio Tajani (ci saranno i ministri azzurri e arriveranno i saluti di Meloni, Salvini e degli altri big del governo) e sarà il condensato di tanti decenni di berlusconismo e insieme uno sguardo sul futuro ma soprattutto una consacrazione in vita (incrociando le dita) di un personaggio storico. «Mi studiano anche in Giappone», ha detto lui a un amico giornalista in queste ore dalla terapia intensiva.
E dunque il minimo sarebbe una chiamata in voce alla convention milanese, ma il Cavaliere spera anche di più: un video-collegamento dal suo studio ad Arcore, se riesce intanto a tornare a casa, tra le foto della sua epopea, le immagini di famiglia, i libri sullo scaffale alle sue spalle e tutto il resto dei suoi cimeli e dei suoi trionfi.
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LA STRATEGIA
Rientra in questa strategia la nota che Casa d'Arcore ha diramato ieri, sotto la guida di Marina e Marta: «Presunte indiscrezioni e insinuazioni sono prive di ogni fondamento» e vengono smentiti i «contraddittori e fantasiosi scenari» apparsi sui media in questi giorni e «i progetti, i disegni o le intenzioni, sia sul piano politico sia su quello delle attività economiche» attribuite alla famiglia Berlusconi.
E così Berlusconi, dal box in terapia intensiva, vede la convention d'inizio maggio come la rivalsa su tutte le voci liquidatorie che riguardano la sua leadership e anche come una cura adrenalitica. Ma nel frattempo devono funzionare davvero tutte le altre terapie.