All’apparenza si dimostrano persone garbate, pure e dal linguaggio sciolto tanto da riuscire a tranquillizzare il prossimo - quasi sempre un anziano - e aiutarlo nelle questioni familiari più complesse. Uomini, qualche volta anche donne, ben vestiti e in grado di carpire le informazioni della vittima scelta per il colpo e pronti a raggirarla facendo pressione sulla loro sfera più intima: l’amore per un figlio o nipote.
La mappa dei trucchi e l’identikit del malfattore
Modus operandi diversi, sì, ma tutti con unico intento: sottrarre alle vittime (con l’inganno) denaro o altri oggetti costosi. Difficile stilare l’identikit del classico truffatore: secondo i carabinieri, possono agire solitari o in coppia. Non sono soggetti violenti, al contrario sono abili con le parole. Il copione oramai è più che consolidato: possono arrivare a bussare alle porte dell’abitazioni travestiti con uniformi simili a quelle degli agenti della polizia locale. «Un controllo di sicurezza», dicono. In realtà l'obiettivo è quello di ispezionare l'abitazione alla ricerca di oro e contanti. Riconoscerli è insomma sempre più complesso perché lontani dallo stereotipo del malfattore brutto e cattivo: sono identici a una qualunque persona. In metro oppure sull’autobus, le donne, soprattutto, indossano ampi piumoni per coprire le loro mani al momento del furto. La linea 64 è quella più depredata: la corsa dalla stazione di San Pietro e fino a Termini vede schierati una serie di ladruncoli che si mischiano nella calca dei passeggeri in attesa di compiere lo scippo. Una giostra di furti ai danni di soggetti soli e indifesi. Terribilmente umiliati tanto che rifiutano di denunciare il raggiro.
Come difendersi dalle truffe, i consigli
Secondo un’ indagine svolta dai volontari del Servizio civile AncoS Aps, su circa 9.800 cittadini intervistati (con età superiore ai 65 anni), circa il 50% dei tentativi di truffa va a buon fine, ma solo il 47% degli anziani denuncia l’accaduto. Una grande emergenza sociale l’ha definita l’Anap, l’associazione degli anziani e pensionati di Confartigianato che promuove ogni anno la campagna di sensibilizzazione contro le truffe “Più sicuri Insieme”. In ogni singola situazione è sempre opportuno scartare soluzioni drastiche e funzionano le richieste d’aiuto. In caso di una telefonata da parte di un finto funzionario di banca è fondamentale non fornire dati personali al telefono, inclusi i codici delle carte di credito. Nelle strade affollate, se viene richiesta la nostra firma per una petizione e una generosa donazione a favore di un ente, nella maggior parte dei casi è sempre consigliato rispondere con un secco «No». In tutti i casi segnalati, la miglior soluzione è la telefonata alle forze dell'ordine. Massima attenzione anche ai passeggeri arrivati in stazione (o aeroporto) e con valigie alla mano pronti a salire sul primo taxi per correre all’appuntamento di lavoro. Molti si spacciano come regolari, qualcuno è però abusivo. Sul taxi è esposto un tariffario con i costi dei bagagli e il prezzo delle corse in città e fuori dal Raccordo Anulare. E’ raccomandato salire su taxi bianchi con il logo di Roma Capitale: nessun tentativo di spillare denaro, ma la certezza che si arriverà alla destinazione e l’importo da pagare sarà secondo quanto stabilito dal tassametro. Può accadere - seppur raramente - che il vacanziere giunto a Roma per un weekend di cultura e svago si ritrovi a pagare in un bar un conto gonfiato. Portafogli alla mano, ma prima di prendere contanti o bancomat, è utile controllare lo scontrino e notare se sono stati addebitati piatti effettivamente non consumati. Se il prezzo risulta eccessivo, bisogna farlo presente al titolare del locale. E poca confidenza a coloro che sponsorizzano o regalano biglietti gratuiti per serate dal vivo e o ingresso nelle discoteche. «Fidati, merita davvero», ma l'imbroglio è quasi spesso dietro l’angolo.