L'assesore delegato ha partecipato all'inaugurazione dell' Aula
Natura al Burlo Garofolo
Trieste, 15 mag - Il Friuli Venezia Giulia, da fanalino di coda
in Italia per la didattica scolastica sviluppata all'interno del
sistema ospedaliero a favore dei giovani pazienti, è diventata
una regione modello. Questo grazie alla scelta
dell'Amministrazione regionale di attivare le scuole in un
progetto che si è rivelato vincente, in considerazione del numero
di alunni e studenti che hanno usufruito del servizio a partire
dal biennio 2018/2019 e che, da allora, sono triplicati.
Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall'assessore regionale all'Istruzione nel corso dell'inaugurazione dell'Aula Natura all'Ospedale infantile Burlo Garofolo. Tra le altre autorità presenti, anche il vicesindaco del Comune di Trieste.
Come ha illustrato la rappresentante della Giunta regionale, per quel che riguarda la scuola dell'infanzia si è passati dagli 8 alunni seguiti (a domicilio o in ospedale) nel biennio 2018/2019 agli 86 del biennio 2021/2023; per la scuola primaria, dai 24 del 2018/2019 ai 115 del 2021/2023; per la scuola secondaria di primo grado, dai 40 del 2018/2019 ai 68 del 2021/2023; per la scuola secondaria di secondo grado, dai 63 del 2018/2019 ai 121 del 2021/2023.
Questo risultato, come ha spiegato l'assessore, è stato conseguito da una parte costruendo uno spazio di autonomia rispetto alla competenza primaria dello Stato, dall'altra implementando la collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e costituendo una rete con il Burlo, gli istituti scolastici (tra cui, il Liceo Petrarca di Trieste, l'Istituto comprensivo VI di Udine, il Liceo artistico Sello di Udine e gli Istituti comprensivi di Aviano e Pordenone) e le strutture sanitarie.
Per quel che riguarda l'Aula Natura (realizzata in collaborazione con il Wwf e Procter & Gamble Italia), l'assessore si è complimentata per la realizzazione dell'opera, la quale consentirà ai piccoli pazienti nei momenti dedicati all'apprendimento di recuperare il contatto con la natura, che è un aspetto della vita che viene meno durante un periodo di ricovero. ARC/GG/ma
© RIPRODUZIONE RISERVATA Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall'assessore regionale all'Istruzione nel corso dell'inaugurazione dell'Aula Natura all'Ospedale infantile Burlo Garofolo. Tra le altre autorità presenti, anche il vicesindaco del Comune di Trieste.
Come ha illustrato la rappresentante della Giunta regionale, per quel che riguarda la scuola dell'infanzia si è passati dagli 8 alunni seguiti (a domicilio o in ospedale) nel biennio 2018/2019 agli 86 del biennio 2021/2023; per la scuola primaria, dai 24 del 2018/2019 ai 115 del 2021/2023; per la scuola secondaria di primo grado, dai 40 del 2018/2019 ai 68 del 2021/2023; per la scuola secondaria di secondo grado, dai 63 del 2018/2019 ai 121 del 2021/2023.
Questo risultato, come ha spiegato l'assessore, è stato conseguito da una parte costruendo uno spazio di autonomia rispetto alla competenza primaria dello Stato, dall'altra implementando la collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e costituendo una rete con il Burlo, gli istituti scolastici (tra cui, il Liceo Petrarca di Trieste, l'Istituto comprensivo VI di Udine, il Liceo artistico Sello di Udine e gli Istituti comprensivi di Aviano e Pordenone) e le strutture sanitarie.
Per quel che riguarda l'Aula Natura (realizzata in collaborazione con il Wwf e Procter & Gamble Italia), l'assessore si è complimentata per la realizzazione dell'opera, la quale consentirà ai piccoli pazienti nei momenti dedicati all'apprendimento di recuperare il contatto con la natura, che è un aspetto della vita che viene meno durante un periodo di ricovero. ARC/GG/ma