SCHIO – Simone Salvagnin a Parigi, nel mondiale di arrampicata sportiva, ha arricchito con una medaglia di bronzo il suo ricco palmarès. Il 32enne scledense, atleta ipovedente, ha centrato un’altra impresa dopo l’oro in Austria e il bronzo a Campitello di Fassa nelle due gare della Coppa del Mondo 2016 che l'hanno visto al via.
Simone Salvagnin in Francia si è confermato “cannibale”: dove gareggia lascia il segno, con impressionante regolarità. Nel video ecco come ci si arrampica "a occhi chiusi".
È un atleta vincente, che ha studiato fisioterapia, massaggio, musica, musico-terapia e dedica la sua vita allo sport reagendo con carattere alla malattia degenerativa cha l’ha colpito da una dozzina di anni: la retinite pigmentosa che l’ha portato alla quasi totale cecità. Nonostante questo Simone Salvagnin non si è fermato, anzi ha progredito nella qualità della vita, esprimendo tenacia e amore per quello che compie: è un atleta della nazionale italiana di arrampicata sportiva, medaglia d’oro di paraclimbing e da gennaio 2013 è il rappresentante degli atleti nella commissione internazionale paraclimb Ifsc.
Simone il cannibale, stella del paraclimbing
Le medaglie messe al collo a più riprese sono il frutto dell’impegno profuso negli allenamenti che svolge in tre palestre: in quella realizzata in casa, in quella della sua società sportiva di appartenenza “El Maneton” e alla specialistica King Rock di San Giovanni Lupatoto (Verona).
«In quest'anno ho raccolto – confessa Simone Salvagnin - buone soddisfazioni che mi hanno ripagato dell’impegnonelle tante ore di allenamento quotidiano. Ho conquistato delle medaglie importanti in appuntamenti significativi, grazie al lavoro svolto dalla mia guida Alessandro Biggi e del preparatore atletico Patxi Usobiaga, uno spagnolo che ha rivoluzionato nel mondo la pratica dell’arrampicata sportiva. Sono due persone straordinarie con le quali ho intrecciato un rapporto di sport e fraterna amicizia. Da 4 mesi ha accanto un nuova presenza, davvero straordinaria; il mio cane guida Cora». Ha un segreto per ottenere regolarmente risultati così significativi? «Cuore e impegno nella preparazione e nelle gare, nulla di più. I miei successi vanno condivisi con chi mi segue passo dopo passo». In primis Alessandro Biggi. “Per i risultati che ottengo non posso che ringraziare anche i miei affetti: il fratello Tommaso, la mamma Lina Cocco (ex assessore all’istruzione con il sindaco Luigi Dalla Via ndr) e la fidanzata Lucia».
Per Simone Salvagnin la stagione agonistica 2016 è finita, ma non gli impegni istituzionali da testiomonial della Ifsc, in qualità di relatore in scuole (venerdì 30/9 a Milano) ed eventi in Italia e all’estero, come nel prossimo fine settimana in Grecia.