Simone "il cannibale" a occhi chiusi
vince il bronzo al mondiale di Parigi

Giovedì 29 Settembre 2016 di Vittorino Bernardi
Simone Salvagnin sul 3, gradino del podio al Mondiale di Parigi con il cane guida Cora

SCHIO – Simone Salvagnin a Parigi, nel mondiale di arrampicata sportiva, ha arricchito con una medaglia di bronzo il suo ricco palmarès. Il 32enne scledense, atleta ipovedente, ha centrato un’altra impresa dopo l’oro in Austria e il bronzo a Campitello di Fassa nelle due gare della Coppa del Mondo 2016 che l'hanno visto al via.
Simone Salvagnin in Francia si è confermato “cannibale”: dove gareggia lascia il segno, con impressionante regolarità. Nel video ecco come ci si arrampica "a occhi chiusi".
 


 
È un atleta vincente, che ha studiato fisioterapia, massaggio, musica, musico-terapia e dedica la sua vita allo sport reagendo con carattere alla malattia degenerativa cha l’ha colpito da una dozzina di anni: la retinite pigmentosa che l’ha portato alla quasi totale cecità. Nonostante questo Simone Salvagnin non si è fermato, anzi ha progredito nella qualità della vita, esprimendo tenacia e amore per quello che compie: è un atleta della nazionale italiana di arrampicata sportiva, medaglia d’oro di paraclimbing e da gennaio 2013 è il rappresentante degli atleti nella commissione internazionale paraclimb Ifsc.

Simone il cannibale, stella del paraclimbing
 

Le medaglie messe al collo a più riprese sono il frutto dell’impegno profuso negli allenamenti che svolge in tre palestre: in quella realizzata in casa, in quella della sua società sportiva di appartenenza “El Maneton” e alla specialistica King Rock di San Giovanni Lupatoto (Verona).
 
«In quest'anno ho raccolto – confessa Simone Salvagnin - buone soddisfazioni che mi hanno ripagato dell’impegnonelle tante ore di allenamento quotidiano. Ho conquistato delle medaglie importanti in appuntamenti significativi, grazie al lavoro svolto dalla mia guida Alessandro Biggi e del preparatore atletico Patxi Usobiaga, uno spagnolo che ha rivoluzionato nel mondo la pratica dell’arrampicata sportiva. Sono due persone straordinarie con le quali ho intrecciato un rapporto di sport e fraterna amicizia. Da 4 mesi ha accanto un nuova presenza, davvero straordinaria; il mio cane guida Cora». Ha un segreto per ottenere regolarmente risultati così significativi? «Cuore e impegno nella preparazione e nelle gare, nulla di più. I miei successi vanno condivisi con chi mi segue passo dopo passo». In primis Alessandro Biggi. “Per i risultati che ottengo non posso che ringraziare anche i miei affetti: il fratello Tommaso, la mamma Lina Cocco (ex assessore all’istruzione con il sindaco Luigi Dalla Via ndr) e la fidanzata Lucia».
 
Per Simone Salvagnin la stagione agonistica 2016 è finita, ma non gli impegni istituzionali da testiomonial della Ifsc, in qualità di relatore in scuole (venerdì 30/9 a Milano) ed eventi in Italia e all’estero, come nel prossimo fine settimana in Grecia. 

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