Verso l''intesa tra l'Italia e l'Ue sulla manovra per una correzione del deficit strutturale allo 0,3%. Un'indicazione che il premier Matteo Renzi non commenta direttamente, limitandosi a dire: «Chiuderemo a quello che sapete...».
«La discussione sulla politica economica è stata come sempre tosta e accesa», ha detto il premier al termine del vertice europeo a Bruxelles.
Il governo «non si ferma davanti a nessuno», ha aggiunto. «Ora bisogna risolvere le nostre questioni, che sono la priorità del governo italiano.
Sulla legge di stabilità «come vi avevamo detto non vi sono particolari preoccupazioni e problemi» per l'Italia, ha assicurato Renzi. «Nelle prossime ore sarò chiuso quello che dovrà essere chiuso», ha aggiunto.
Il problema dell'Europa non sono gli extra-costi sul bilancio Ue ma «la tecnocrazia e la burocrazia», ha poi sostenuto Renzi a Bruxelles, affermando però di non aver mai parlato di «arma letale», come invece in precedenza aveva riferito il premier britannico David Cameron.
«Noi dovremmo dare 300 milioni in più - ha spiegato Renzi - e c'è una discussione in corso, ma non ho mai parlato di arma letale. Ho parlato di burocrazia e tecnocrazia».