I manager delle societ partecipate dallo Stato rischiano di trovare una nuova amara sorpresa nel decreto Irpef varato venerd dal governo. Tra le norme del provvedimento del «bonus Renzi» è spuntata una sforbiciata-bis ai loro compensi, che potrebbero scendere fino a 120 mila euro.
L’articolo 13 del decreto prevede infatti, che a partire dal prossimo primo maggio tutti i compensi parametrati allo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione (311 mila euro), dovranno essere ricalcolati facendo riferimento al tetto di 240 mila euro. Meno di un mese fa il Tesoro ha emanato un provvedimento con il quale ha suddiviso in tre fasce di importanza le società controllate non quotate in Borsa. I manager delle società che ricadono nella prima fascia (in pratica Anas e Invimit) hanno diritto ad una retribuzione pari a quella del primo presidente della Corte di Cassazione.
Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 13:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’articolo 13 del decreto prevede infatti, che a partire dal prossimo primo maggio tutti i compensi parametrati allo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione (311 mila euro), dovranno essere ricalcolati facendo riferimento al tetto di 240 mila euro. Meno di un mese fa il Tesoro ha emanato un provvedimento con il quale ha suddiviso in tre fasce di importanza le società controllate non quotate in Borsa. I manager delle società che ricadono nella prima fascia (in pratica Anas e Invimit) hanno diritto ad una retribuzione pari a quella del primo presidente della Corte di Cassazione.