Traghetto affondato, sale a 36 numero delle vittime e a 266 quello dei dispersi. Salvata bimba di 6 anni

Sabato 19 Aprile 2014
Tratta in salvo bimba di 6 anni: i genitori sono dispersi

Continua il balletto delle cifre sul bilancio delle vittime e dei dispersi nel naufragio del traghetto sudcoreano Sewol: Sono 36 le vittime accertate del naufragio del traghetto Sewol colato a picco mercoledì, contando gli ultimi corpi visti nello scafo e quelli recuperati in mare. È l'ultimo bollettino dopo la quarta giornata di ricerche che, secondo i media di Seul, vedrà gli sforzi proseguire nella notte grazie all'uso di un migliaio di razzi/torcia. Oltre 650 sommozzatori di Marina e guardia costiera sudcoreane, insieme a semplici volontari, hanno lavorato oggi riuscendo a trovare i primi corpi. I dispersi scesi a 266. I tratti in salvo restano fermi a 174.

«Avrei dovuto dirle di saltare giù dalla nave». È il grande dolore di Kim Byung Kwon, un uomo la cui figlia figura nella lista degli studenti dispersi nella tragedia del traghetto sudcoreano. L'attenzione oggi si sta focalizzando sull'ordine dato ai passeggeri in un primo momento di restare nelle loro cabine. Solo 40 minuti dopo sarebbero cominciate le operazioni di evacuazione della nave, un tempo che probabilmente ha deciso la sorte di molti di loro. L'uomo, parlando con la Bbc, ha ricordato la telefonata che la figlia le ha fatto mentre la nave stava naufragando. «Le ho detto di rimanere calmA - ha detto parlando di una situazione frustrante - Avrei invece dovuto dirle di saltare giù dalla nave». Byung ha anche accusato il governo sudcoreano per la «disorganizzazione della gestione delle operazioni di soccorso. La responsabilità - ha aggiunto - è del governo, della guardia costiera e della marina».

Il terzo pilota 26enne del Sewol ai comandi del traghetto al momento della tragedia non aveva mai portato prima una nave su quella rotta. Lo rivela l'emittente Arirang ricordando che la rotta in cui è avvenuto l'incidente, dal porto di Incheon, vicino a Seul, all'isola di Jindo è considerata pericolosa a causa delle forti correnti. A ora sono stati recuperati 29 corpi. Altre 273 persone sono considerate disperse.

La bimba sola al mondo Tra i sopravvissuti c'è una bimba di sei anni, Kwon Ji - Yeon, 6 anni, che è ancora ricoverata in ospedale dopo il naufragio di mercoledì scorso, ma la sua famiglia è dispersa. Mancano all'appello i genitori e il fratello. I soccorritori l'hanno trovata su un gommone ed è arrivata in ospedale sotto choc. La bambina, che ha ricevuto il giubbotto di salvataggio dal fratello, è diventata il volto del disastro.

La polizia sudcoreana ha messo in guardia dai messaggi di richiesta d'aiuto (e non solo) inviati da ipotetici telefonini cellulari dal traghetto Sewol, affondato mercoledì mattina davanti alle coste meridionali della penisola. Minacciando sanzioni anche penali, il Cyber ​​Terror Response Center della polizia ha passato al setaccio i telefonini in possesso delle quasi 300 persone ancora disperse e concluso - riferiscono i media locali - che nessuno di loro era stato usato da mezzogiorno del giorno del naufragio.

I sommozzatori delle attività di ricerca e soccorso intorno al Sewol hanno rilevato tre cadaveri all'interno dello scafo. La guardia costiera ha riferito che si è trattato del primo avvistamento del suo genere e che attraverso le finestre sono stati individuati in una cabina i corpi dei tre passeggeri con ancora indosso i giubbotti di salvataggio. Ogni tentativo di rottura dei vetri, tuttavia, non ha avuto successo.

«Finché abbiamo il compito di fare ricerca e soccorso, dobbiamo restare ottimisti e mantenere la speranza». Lo ha detto Arlo Abrahamson, portavoce del Comando delle forze navali Usa in Corea, che ai microfoni di Nbc News ha anche ammesso che gli sforzi sono ostacolati dal maltempo. La Marina americana ha tra l'altro inviato la nave anfibia d'assalto Uss Bonhomme Richard sul posto del naufragio del traghetto Sewol. Due elicotteri Seahawk MH-60 continuano a perlustrare la zona, con ancora 273 passeggeri dispersi.

Il Papa sta seguendo con apprensione la vicenda del naufragio del traghetto sudcoreano. In un tweet lanciato questo Sabato Santo scrive: «Vi invito a unirvi alla mia preghiera per le vittime del tragico naufragio in Corea e per i loro familiari». Finora sono stati recuperati circa 30 corpi, ma ci sono oltre 270 dispersi. A bordo c'erano 475 passeggeri, in gran parte studenti sudcoreani in gita turistica all'isola di Jeju. Le operazioni di soccorso in cerca di eventuali superstiti proseguono senza posa. Il comandante del traghetto è stato arrestato sotto l'accusa fra l'altro, di negligenza e violazione del diritto marittimo. Il Pontefice ha in programma un viaggio in Corea del Sud nel prossimo agosto.

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 12:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA