Irlanda choc: uccide fratellino di nove anni e poi si impicca

Martedì 22 Luglio 2014 di Federica Macagnone
Shane e Brandon Skeffington
Quando alle 4 del pomeriggio i genitori di Brandon e Shane sono usciti di casa per qualche ora, non avrebbero mai potuto immaginare quale scena raccapricciante si sarebbe presentata ai loro occhi al ritorno.







Avevano lasciato a casa i loro figli di 20 e 9 anni, con la raccomandazione che il fratello più grande dovesse fare da babysitter al piccolo. Era accaduto altre volte, tutto era filato liscio. Ma questa volta nella mente di Shane qualcosa deve aver scatenato la follia omicida: ha preso un grosso coltello da cucina e ha iniziato a colpire il fratellino lasciandolo in fin di vita. Poi è corso al capannone esterno, dove la famiglia teneva gli attrezzi da lavoro, ha trovato una corda e si è impiccato. La tragedia, abbattutasi sulla famiglia Skeffington, è avvenuta nella zona rurale di Banada, nella contea di Sligo, In Irlanda.



L'agonia del piccolo Brandon è durata quattro ore, fino alle otto, quando la famiglia è rientrata a casa dopo un pomeriggio di shopping. A trovare il corpo del piccolo ancora agonizzante è stato il padre Shane Senior. Subito si sono attivati i soccorsi e il bambino è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Sligo, dove è morto poco dopo il suo arrivo.



Shane, invece, è stato dichiarato morto sul colpo. Il ragazzo aveva avuto problemi di droga in passato ed era conosciuto dalla polizia. A breve avrebbe dovuto testimoniare in tribunale con l'accusa di possesso di cocaina. A gennaio gli era stata concessa la libertà vigilata dopo essere stato trovato con dell'erba, a marzo era stato davanti ai giudici per disturbo alla quiete pubblica e in aprile nella sua auto era stata rinvenuta cannabis per 200 euro. Inoltre da qualche tempo era in cura psichiatrica.



«Tutti gli aspetti del suo passato, compresi eventuali problemi psicologici, verranno presi in considerazione» hanno dichiarato gli inquirenti. Per adesso l'ipotesi tenuta in maggior considerazione è che il bambino avesse commesso qualche birichinata e il fratello abbia reagito con una ferocia spietata.



La comunità locale è sotto choc. «Vorremmo un po' di privacy – ha detto il parroco don John Glynn – è una tragedia terribile. Brandon era così bravo».

Nella zona la famiglia viene descritta come tranquilla: mamma Carmel, papà Shane e i loro quattro figli, Shane Jr., Brandon, Callum di tre anni e Sharon di 15. Tutti ricordano come il padre fosse un gran lavoratore. «Era un costruttore, vivere qui era il sogno di una vita. Ha messo su la sua casa mattone dopo mattone quando si sono trasferiti qui sette anni fa» ha raccontato Gerry Meehan, un vicino di casa.



Questa è la seconda tragedia a colpire la famiglia Skeffington: nel 2011 Daniel, 29 anni, cugino di Shane Senior, è stato accoltellato a morte dal padre Michael nella loro casa di Manchester.
Ultimo aggiornamento: 19:02

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