L'auto piombata tra i tavoli
a 100 km orari: il conducente ubriaco

Lunedì 29 Settembre 2014
L'investitore, Gianni Paciello; e l'auto con la piombat sulle vittime
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L'auto guidata da Gianni Paciello, che ieri piombata in un bar di Sassano (Salerno) uccidendo quattro giovani, procedeva a forte andatura, almeno oltre i 100 chilometri orari. È quanto trapela dalle indagini che i carabinieri della compagnia di Sala Consilina (Salerno) stanno conducendo per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente mortale avvenuto nella frazione Silla. In quel tratto, i limiti di velocità consentono un'andatura non superiore ai 50 chilometri orari.



La procura della Repubblica di Lagonegro (Potenza), comunque, sta mantenendo il più stretto riserbo sull'attività investigativa in corso. Gianni Paciello, 22 anni, che guidava l'auto, è ora piantonato all'ospedale San Leonardo di Salerno in stato di arresto per il reato di omicidio volontario. Un'ipotesi di reato formulata anche in virtù del fatto che il giovane, di 22 anni, si era messo alla guida in evidente stato di ebbrezza, così come emerso dai risultati dei test sulla quantità di alcol assunti eseguiti nell'ospedale di Polla (Salerno) dove ha ricevuto le prime cure per il trauma toracico subìto nel incidente.



Veglia di preghiera questa sera a Sassano in ricordo dei quattro giovani che ieri pomeriggio hanno perso la vita investiti da un'autovettura piombata all'interno del bar in cui erano seduti. La veglia inizierà alle 22 nella chiesa della frazione di Varco Notar Ercole. Dopo la veglia, familiari ed amici delle vittime parteciperanno ad una fiaccolata che prenderà il via dalla frazione Varco Notar Ercole per concludersi, dopo alcuni chilometri, nella frazione Silla dinanzi al bar teatro della tragedia.



In segno di rispetto per le quattro vittime oggi il vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, Antonio De Luca, ha fatto osservare a Sala Consilina un minuto di silenzio prima di celebrare la messa, dinanzi ad un migliaio di persone, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono della città capofila del Vallo di Diano. Mons. De Luca nell'omelia non ha, poi, pronunciato alcuna parola in merito al tragico incidente proprio per rispettare, si sottolinea, il grande dolore che in queste ore attanaglia i familiari dei quattro ragazzi.
Ultimo aggiornamento: 19:59

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