Canone, pagheremo tutti 80 euro nella bolletta. Esentati i redditi sotto i 7.500 euro

Venerdì 21 Novembre 2014
Canone, pagheremo tutti 80 euro nella bolletta. Esentati i redditi sotto i 7.500 euro
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ROMA - Dovrebbe invece essere presentato al Senato, entro un paio di settimane, l'emendamento alla legge di Stabilità con la riforma del canone. Il progetto è stato illustrato nei giorni scorsi da

Giacomelli ai vertici Rai e oggi il dg Luigi Gubitosi ha espresso in un'intervista un giudizio positivo. Secondo le ultime indicazioni il canone dovrebbe essere pagato con la bolletta elettrica, o comunque arrivare con un bollettino annuale ai titolari di un'utenza. Ci dovrebbero essere solo due fasce: una sotto i 7.500 euro di reddito (forse con esenzione

totale) e una sopra, con un esborso di circa 80 euro.



Saranno mesi difficili per il dg Gubitosi quelli che lo separano dalla scadenza del mandato la prossima primavera. Lo scontro in cda, proprio nel giorno dell'entusiasmo per l'esito positivo della quotazione di Rai Way, è destinato a lasciare strascichi a Viale Mazzini e non sarà facile gestire un consiglio di amministrazione che lo ha messo in minoranza su un atto destinato a segnare la gestione del manager napoletano. Un atto che lui stesso ritiene inaccettabile, perchè contrario alla linea dell'azionista, che dovrebbe spingere i consiglieri alle dimissioni.



«Non penso proprio a dimettermi, anzi lo invito a riflettere su sue eventuali dimissioni ove avesse dubbi nell'attuare la delibera», replica Antonio Verro, autore dell'ordine del giorno che impegna l'azienda al ricorso. Lo hanno seguito nel sì non solo i colleghi dell'area di centrodestra, ma anche i due indicati dal Pd, Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo, che non hanno espresso l'intenzione di lasciare. Anche il rapporto con il presidente Anna Maria Tarantola sembra essersi incrinato, dopo la scelta di astenersi

e non schierarsi quindi fermamente affianco al dg come aveva fatto in passato.



Fondo Sla. Via libera della commissione Bilancio all'aumento da 250 a 400 milioni di euro del fondo per la non autosufficienza, compresa la Sla, per il 2015. I 150 milioni in più arrivano dal fondo per la famiglia, che passa da 298 a 148 milioni. Dal 2016 il fondo resta a 250 milioni. Lo prevedono emendamenti approvati come riformulati dal relatore.





Fondo per il made in Italy. In arrivo altri 220 milioni di euro in tre anni per la realizzazione del piano straordinario della promozione del Made in Italy. Lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità presentato dal governo. La proposta prevede di incrementare di 130 milioni il prossimo anno, 50 nel 2016 e 40 nel 2017 le risorse destinate all’Ice per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.



60 milioni per le emergenze. In arrivo 60 milioni aggiuntivi nel 2015 per il fondo emergenze nazionali. A questo punta un emendamento firmato dal governo e presentato alla legge di Stabilità. Al fondo emergenze si ricorre ad esempio in caso di calamità naturali, come quelle create in queste settimane dal maltempo.



Via libera della commissione Bilancio della Camera all’emendamento che riduce l’Iva sugli ebook al 4 per cento. La proposta di modifica era stata preannunciata dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Il Governo ha invitato i presentatori di emendamenti simili a riformularli e porre in votazione sia il proprio sia i documenti di matrice parlamentare. La riduzione dell’aliquota Iva dal 22 al quattro per cento, stima il Governo nella relazione tecnica all’emendamento, comporta una perdita di gettito di 7,2 milioni di euro su un fatturato di 40 milioni stimato nel 2013.



Si conferma l'estensione della social card anche agli immigrati, misura già prevista nella Stabilità 2013, e scoppiano le polemiche.
Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 13:25

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