Ruby, dalle perquisizioni spuntano
documenti bancari “molto interessanti”

Giovedì 20 Gennaio 2011
Ruby intervistata da Alfonso Signorini
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ROMA - Ci sono anche nuovi documenti bancari tra il materiale definito molto interessante sequestrato durante le perquisizioni di venerd scattate nell'inchiesta della Procura milanese sul caso Ruby, che vede Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile. Documenti che si aggiungono a quelli già raccolti sulle “ricompense” elargite dal premier attraverso Giuseppe Spinelli e Nicole Minetti, alle ospiti alle tante serate nelle sue residenze: Villa San Martino, ma anche Villa Certosa e Villa Campari, sul lago Maggiore. Intanto le ragazze dell'Olgettina hanno ricevuto lo sfratto.



Sotto la lente di ingrandimento c'è quanto sequestrato a casa e nell'ufficio del consigliere Minetti - sotto inchiesta insieme a Lele Mora ed Emilio Fede per induzione e favoreggiamento della prostituzione - e nelle abitazioni di dieci delle tante ragazze che avrebbero movimentato le feste del Cavaliere. Oltre alle analisi tecniche sui pc e sui cellulari le indagini si stanno concentrando anche sulla nuova documentazione rinvenuta.



Nell'invito a comparire trasmesso alla Camera si fa riferimento a due bonifici effettuati direttamente da Berlusconi a favore della ex meteorina Alessandra Sorcinelli, che ha partecipato alle feste nelle sue ville e la cui abitazione è stata perquisita venerdì scorso. La showgirl, in una telefonata intercettata il 14 settembre scorso, ricorda a Spinelli di un «bonifico» che le deve arrivare. «Facciamo almeno 10», dice la ragazza. La risposta: «Possiamo fare 5 in un modo o nell'altro tra oggi e domani e 5 martedì prossimo». Dagli accertamenti, come si legge nelle carte, sono stati trovati «due bonifici in entrata: 16.07.2010 e 17.09.2010 entrambi dell'importo di 10.000 euro» effettuati da Berlusconi a favore della Sorcinelli.



Negli atti si parla del «denaro» che Berlusconi «consegnava» ad alcune delle giovani: lo testimoniano alcune intercettazioni tra cui quella tra Nicole Minetti e Barbara Faggioli, dopo la serata del 5 settembre ad Arcore. «Son stata un po' cogliona perchè non ho beccato nulla», dice la starlette e la consigliera regionale replica: «Ma neanche io ho beccato un c...». E ancora la Minetti: «Aris (un'altra ragazza, ndr) nove... nove... ha comprato nove paia di scarpe». Faggioli: «Come fai a saperlo?». Minetti: «Amore so tutto, io son stata lì... cioè ho visto, ho assistito (...) dentro c'ero ero in ufficio sono stata lì, mentre faceva... mentre ok? Davanti a me lo faceva... a me non me ne frega un cazzo... mi fa... 'ti hai...' io gli ho detto di no, io ho fatto la figa... gli ho detto 'no, no, io sono a posto...'». Come scrivono i pm, «sembrerebbe» che alla fine della festa «alcune ragazze siano state ricompensate» e, in particolare, Aris Espinosa, Imane Fadil e Marysthelle Garcia.



Domani la difesa di Berlusconi, salvo inconvenienti, farà arrivare in Procura una nota in cui si spiegherà che il Cavaliere non si sottoporrà all'interrogatorio fissato o per sabato o, in alternativa, per domenica o lunedì perchè la competenza ad indagare non è dei pm milanesi ma del Tribunale dei Ministri. Niccolò Ghedini e Piero Longo, nel loro studio di Padova e dopo un'ultima riunione a palazzo Grazioli nel primo pomeriggio, stanno limando la nota. Per ora pare non si tratti di una richiesta di trasferimento per competenza funzionale e territoriale al Tribunale dei ministri in base all'articolo 54 quater del codice di procedura penale - con la quale comunicano i motivi, già anticipati ieri nel videomessaggio ai Promotori della Libertà, per cui Berlusconi non si farà interrogare.



Al di là del fatto che la difesa ritiene insussistenti le accuse, per i due legali le indagini sono di competenza del Tribunale dei ministri in quanto, quando la notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi il premier telefonò in Questura per ottenere il rilascio di Ruby, ha agito nell'esercizio delle sue funzioni. La Procura di Milano ritiene invece di essere titolare del procedimento in quanto il premier, quella sera, avrebbe esercitato pressioni con abuso della «qualità» di capo del Governo, ma non nell'esercizio delle sue funzioni. Visti i due pareri contrapposti, molto probabilmente i pm milanesi andranno avanti e a breve inoltreranno al gip la richiesta di giudizio immediato per Berlusconi. Sulla questione della competenza, non è escluso che la battaglia tra magistrati e difesa possa portare alla fine quest'ultima a sollevare un conflitto di attribuzione.
Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 01:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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