Ruby: «Fui violentata a 9 anni dagli zii
Berlusconi non mi ha mai toccata»

Mercoledì 19 Gennaio 2011
Ruby durante la registrazione di Kalispera (foto Daniel Dal Zennaro)
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ROMA - Karima El Mahrohug, detta Ruby, fu violentata a nove anni da due zii, fratelli di suo padre. Lo ha raccontato la ragazza durante la registrazione di "Kalispera!", la trasmissione di Alfonso Signorini, in onda stasera. Un'intervista nella quale Ruby assicura di non essere mai stata toccata, neanche con un dito, da Berlusconi e nega decisamente di avergli chiesto 5 milioni in cambio del silenzio.



Violentata a nove anni. A nove anni «- ha detto - fui violentata da due miei zii, fratelli di mio padre. L'unica persona con cui ebbi il coraggio di parlare fu mia madre che mi disse: "Stai zitta perché se papà scopre che non sei vergine ammazza te».



Una vita parallela. Nella prima parte dell'intervista, Ruby non ha parlato della vicenda giudiziaria in cui è coinvolta. Ha invece parlato di quella che è stata la sua "vita parallela" in cui diceva continuamente di essere egiziana, non marocchina, raccontando che quando, a 12 anni, decise di cambiare religione, suo padre la punì con una padella di olio bollente addosso, tanto che ne porta ancora i segni in testa e su una spalla.



«Non ho mai fatto la prostituta - dice Ruby - Ho provato a farlo, ma, come diceva mia madre, puttane si nasce, non si diventa». La ragazza ha raccontato che, durante uno dei suoi periodi di difficoltà, un'amica l'aveva fatta andare in un lussuoso albergo del centro di Milano, dove avrebbe dovuto incontrarsi con un cliente. Una volta salita in camera e spogliatasi, l'uomo non la toccò, le diede mille euro e le disse: «Cerca di non diventarlo mai».



«Berlusconi non mi ha mai toccata». «Non mi ha toccato nemmeno con un dito - dice Ruby - Lo stimo come persona e per avermi aiutato senza alcun tornaconto».



Nipote di Mubarak? «Questa storia l'ho scoperta sui giornali» risponde Ruby, che ammette di aver più volte inventato per sé una vita parallela, presentandosi a Berlusconi, la sera del 14 febbraio 2010, dicendogli «di essere egiziana e di avere 24 anni». Ma la storia della nipote dei Mubarak, ha detto, l'ha scoperta solo dopo dai mass media.



«Mai chiesti 5 milioni al premier». Ruby Rubacuori sostiene di non aver mai chiesto 5 milioni di euro a Berlusconi per garantire il suo silenzio, come invece si evince da una sua intercettazione telefonica. Quando le è stato chiesto ragione dell'intercettazione, la ragazza ha risposto: «Assolutamente non l'ho detto. Posso dire delle esagerazioni, ma non questo. Non capisco più quello che è vero o quello che viene scritto. Non voglio attaccare i pm, ma ad arrivare ad aggredire una ragazza così... Io non sono qui per difendere nessuno, io difendo me stessa. Spero di essere chiamata al più presto dai pm. Io aspetto dal primo novembre di essere sentita».



«Mai passate tre sere di fila ad Arcore». Ruby specifica di aver incontrato «pochissime volte» Silvio Berlusconi e nega di aver passato tre sere di fila nell'abitazione del premier, come è invece evidenziato dal tracciato del suo cellulare nelle indagini. Ruby ha detto di non aver avuto sempre con sé il cellulare in quelle occasioni.



«Voglio una vita normale, non nello spettacolo». Rudy dice di non vedere per sé un futuro nel mondo dello spettacolo, ma una vita serena accanto al suo attuale fidanzato. «Voglio una vita normale, accanto al mio ragazzo, Luca». Il giovane, presente in studio, ha detto: «E' un momento di forte stress, ma le sto vicino».
Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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