Sblocca italia, appalti a rischio corruzione. L'allarme di Bankitalia

Martedì 30 Settembre 2014 di Andrea Bassi
Sblocca italia, appalti a rischio corruzione. L'allarme di Bankitalia
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Il campanello d'allarme l'ha suonato la Banca d'Italia. Le norme inserite nel decreto sblocca-Italia del governo, attualmente in discussione alla Camera, per accelerare la realizzazione di infrastrutture, rischiano di alimentare la corruzione. Intervenendo in audizione in commissione ambiente, il vice capo del servizio di struttura economica di Via Nazionale, Fabrizio Balassone ha spieagto che le «deroghe alla disciplina ordinaria» sugli appalti inserite nel provvedimento possono comportare rischi in termini di costi e tempi di esecuzione delle opere «nonchè di vulnerabilità alla corruzione».



Nel decreto, ha sottolineato Balassone, emerge un «cospicuo ricorso a meccanismi derogatori rispetto

alla disciplina ordinaria che regola l'affidamento e la realizzazione di opere pubbliche, quali la nomina di commissari straordinari e le procedure speciali per gli interventi di prevenzione del rischio sismico e del dissesto idrogeologico e di messa in sicurezza degli edifici scolastici». Soprattutto nelle procedure speciali, ha proseguito, «si introduce un sistema di deroghe molto pervasivo al Codice di contratti pubblici sulla base della mera certificazione del requisito della estrema urgenza da parte dell'ente interessato.



Tale ricorso a meccanismi derogatori, pur motivato dal condivisibile obiettivo di ridurre i tempi in fase di aggiudicazione, si è già rivelato in passato non sempre pienamente efficace, con ripercussioni negative sui tempi e sui costi nella successiva fase di esecuzione dell'opera e di vulnerabilità ai rischi di corruzione». Per questo, «andrà garantita la massima trasparenza».
Ultimo aggiornamento: 19:35

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