Giovedì 25 settembre ho ricevuto dalla posta di Buttrio la notifica di un verbale dei Carabinieri di San Pietro Al Natisone, redatto in data 17 Agosto 2014, che mi imponeva il pagamento di una multa di 178 euro, ridotta a euro 113,40 se pagata entro 5 giorni.
Il giorno sucessivo mi viene consegnata dalla stessa posta conferma dell'avvenuta notifica il giorno precedente.
Quest'oggi, a 5 gg esatti dal ricevimento, mi reco all'Ufficio Postale di Buttrio, con il bollettino precompilato dai Carabinieri; purtroppo il terminale dell'ufficio non "prende" il bollettino, cosa che - a detta dell'impiegata- succede abbastanza spesso.
Mi suggerisce quindi di riprovare con un altro bollettino "in bianco" da ri-compilare lì per lì. Stesso risultato.
Telefono ai Carabinieri di San Pietro al Natisone, per sapere come comportarmi: mi suggeriscono di recarmi alla stazione più vicina per il pagamento diretto.
Telefono ai Carabinieri di Manzano, per conoscere i loro orari pomeridiani, ma mi informano che il pagamento diretto è stato sospeso almeno da 10 anni; l'unico posto ove si può effettuare è a Udine, sede di Vl Trieste, che però chiude alle 13.00.
L'interlocutore si offre però di verificare l'accaduto con i colleghi di San Pietro, ipotizzando un errore nei collegamenti informatici: in effetti risulta che la comunicazione Carabinieri-Poste sia stata corretta, mentre le Poste hanno attivato la procedura di pagamento con la data di redazione del verbale, anzichè con quella di notifica dello stesso.
Telefono alle Poste Centrali di Ud, dove riesco a parlare solo con una sostituta della vice-direzione, che, informatasi della questione, non ha saputo darmi alcun referente specifico per risolvere il problema, che comunque, a suo dire, è di responsabilità e competenza dei Carabinieri.
Quindi le Poste dicono che è colpa dei Carabinieri e viceversa: io dovrei ritrovarmi col "pampalugo" in mano e 70 euro in meno, un po' di bile in più e una giornata persa.
Gli errori non si creano da soli: un responsabile ci sarà o no?
Maria Caterina Pamato
Il giorno sucessivo mi viene consegnata dalla stessa posta conferma dell'avvenuta notifica il giorno precedente.
Quest'oggi, a 5 gg esatti dal ricevimento, mi reco all'Ufficio Postale di Buttrio, con il bollettino precompilato dai Carabinieri; purtroppo il terminale dell'ufficio non "prende" il bollettino, cosa che - a detta dell'impiegata- succede abbastanza spesso.
Mi suggerisce quindi di riprovare con un altro bollettino "in bianco" da ri-compilare lì per lì. Stesso risultato.
Telefono ai Carabinieri di San Pietro al Natisone, per sapere come comportarmi: mi suggeriscono di recarmi alla stazione più vicina per il pagamento diretto.
Telefono ai Carabinieri di Manzano, per conoscere i loro orari pomeridiani, ma mi informano che il pagamento diretto è stato sospeso almeno da 10 anni; l'unico posto ove si può effettuare è a Udine, sede di Vl Trieste, che però chiude alle 13.00.
L'interlocutore si offre però di verificare l'accaduto con i colleghi di San Pietro, ipotizzando un errore nei collegamenti informatici: in effetti risulta che la comunicazione Carabinieri-Poste sia stata corretta, mentre le Poste hanno attivato la procedura di pagamento con la data di redazione del verbale, anzichè con quella di notifica dello stesso.
Telefono alle Poste Centrali di Ud, dove riesco a parlare solo con una sostituta della vice-direzione, che, informatasi della questione, non ha saputo darmi alcun referente specifico per risolvere il problema, che comunque, a suo dire, è di responsabilità e competenza dei Carabinieri.
Quindi le Poste dicono che è colpa dei Carabinieri e viceversa: io dovrei ritrovarmi col "pampalugo" in mano e 70 euro in meno, un po' di bile in più e una giornata persa.
Gli errori non si creano da soli: un responsabile ci sarà o no?
Maria Caterina Pamato
