Bimbo ha le mani più grandi della testa: vittima di bullismo è costretto a lasciare la scuola

Mercoledì 20 Agosto 2014 di Federica Macagnone
Kaleem
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Vivere per Kaleem non mai stato facile. Qualsiasi piccolo gesto, come allacciarsi le scarpe o abbottonarsi una camicia, per lui sempre stato impossibile. Oggi, a 8 anni, alla sofferenza di una vita si è aggiunta la cattiveria dei bambini che lo scherniscono e lo picchiano. Kaleem è nato in India e dal suo primo giorno ha dovuto fare i conti con una malattia che lo ha fatto nascere con le mani due volte più grandi rispetto a qualunque altro neonato.

Adesso i suoi arti hanno proporzioni gigantesche e sono pesanti come pietre da 8 chili. Una sola mano del bambino, dal palmo alla fine del dito medio, misura 33 centimetri.

La madre Haleema, 27 anni, ha sempre saputo che era diverso. Senza poter fare nulla la famiglia ha visto peggiorare la condizione del bambino. Il papà, Shamim, 45 anni, lavora come operaio, guadagna meno di 15 sterline al mese e non riesce a darsi pace per non saper regalare una vita migliore ai suoi figli. «Sono anni che pensiamo di portarlo in ospedale, ma ci sono stati momenti in cui il denaro era così poco che mia moglie è dovuta andare a mendicare» ha raccontato l'uomo. Un'impotenza che si è trasformata in disperazione quando hanno scoperto che il piccolo era vittima di bullismo da parte di alcuni compagni di scuola. «Dicevano “andiamo a picchiare quello con le mani giganti” - ha raccontato il bambino – il mio maestro mi ha detto che molti mi evitavano perché avevano paura di me. Adesso a scuola non ci vado più».

Kaleem adesso si prende cura dei fratellini più piccoli e, da grande appassionato di cricket, quando vuole giocare raggiunge un gruppo di amici che si riuscono in un piccolo slargo. Per i genitori sapere che il figlio non potrà avere un'istruzione adeguata è l'ennesima disgrazia. «Penso al mio bimbo, a quando non ci saremo più noi. Come farà? Lui non è indipendente – raccontano i genitori – dobbiamo dargli da mangiare, ha difficoltà a vestirsi e a malapena riesce a prendere un bicchiere con tutte e due le mani».

Una piccola svolta nella vita di Kaleem è arrivata pochi giorni fa, quando i suoi, con i risparmi di una vita, sono riusciti a portarlo da un medico locale. Purtroppo le speranze di una cura immediata sono rimaste disattese: il dottor Ratan ritiene che fino a quando non saranno fatti dei test genetici non si saprà di preciso qual è la malattia che affligge il bambino. «Non ho mai visto nulla di simile né sulle riviste mediche né su internet» ha detto il medico, assicurando che il bimbo, escrescenze a parte, è in buona salute.

Tuttavia, se le mani continuassero a crescere, un aumento della pressione nel sistema cardiovascolare potrebbe accorciare di molti anni la vita di Kaleem. Il dottor Krishan Chugh, capo di pediatria al Fortis Memorial Research Institute a Gurgaon, vicino New Delhi, colpito dal caso ha iniziato a esaminare le foto e i video del bambino. «Potrebbe essere affetto da un linfangioma o amartoma – ha commentato il dottore - Sono entrambi trattabili ma sono necessari test adeguati per capire di cosa si tratti». Per i genitori è una piccola luce di speranza dopo tanti anni di buio. «Raddoppieremo i nostri sforzi per cercare dei fondi» hanno assicurato, auspicando che conoscere la storia di Kaleem porti qualche benefattore ad aiutarli.

Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 11:42

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