Calcio, più che gli arbitri
preoccupa il livello di gioco

Martedì 2 Settembre 2014
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Caro direttore,

il campionato di calcio è iniziato e, come ovvio, con i soliti problemi: non solo il drastico calo di abbonati e spettatori presenti negli stadi, ma anche gli arbitraggi a senso unico, da non chiamare o confondere con errori. Chi ha visto la partita o ha ascoltato i commenti di giornalisti sportivi e di ex arbitri ha capito che il signor Doveri di Roma ha subito dimostrato una direzione a senso unico che ha danneggiato clamorosamente una brutta lnter.



A dimostrazione della malafede c’è stato non tanto il rigore regalato al Torino o quello più netto non assegnato ai nerazzurri, ma l'espulsione di Vidic, decisa male interpretando il gesto bonario e di assoluta semplicità del giocatore. Si prospetta quindi un campionato deciso a tavolino che quest'anno dovrebbe favorire la Roma. Forse a qualcuno andrà bene così, ma continuando in questo modo mai più nessuno potrà risollevare il nostro calcio dall’agonia.




Enzo Lachelli

Eraclea (Venezia)



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Caro lettore,

certamente l'arbitraggio di Torino-Inter non è stato impeccabile. Ma in quella partita a sfigurare assai più del direttore di gara sono stati i giocatori delle due squadre, che, salvo alcune eccezioni, hanno fornito uno spettacolo mediocre e di scarso tasso tecnico. Mi passi la provocazione: forse anche loro hanno saputo che è stato deciso a tavolino di far vincere il campionato alla Roma e non si sono quindi impegnati a dovere?



Fuor di battuta: non è con la cultura del sospetto che risolleviamo il calcio italiano dal declino. Dopo una prima giornata del Campionato di Serie A come quella dello scorso week end, a preoccupare gli appassionati dell'italico pallone, più che le discutibili prestazioni di alcune giacchette nere, dovrebbe essere la modestia del livello di gioco individuale e collettivo di troppe squadre. Il declino del nostro calcio sta innanzitutto lì: nella povertà tecnica media del Campionato di Serie A rispetto a quello delle principali leghe straniere. Se il Napoli è già fuori dalla Champions League e i campioni sui nostri campi latitano e preferiscono giocare all'estero, la colpa non credo proprio sia degli arbitri.

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