L'euro? Non dimentichiamo che ha
contribuito a ridurre i tassi d'interesse

Sabato 20 Dicembre 2014
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Caro direttore, tra gli anni sessanta e novanta la lira ha subito nei confronti del marco tedesco diverse svalutazioni. Possiamo dire che nell'arco di venticinque anni le oscillazioni sono state importanti portando il cambio da circa 650 lire a 1000 e 1200 lire contro la valuta tedesca. L’Italia essendo un paese prevalentemente esportatore ha trovato anche dei benefici. Acquistare la materia prima costava di più ma poi si riusciva a trasformarla ed esportarla anche grazie ad un contenuto costo del lavoro.



Tutto è andato con le gambe all'aria con l'aumento del debito pubblico, incontrollato, che ha portato i vari governi ad aumentare le tasse gravando di conseguenza il costo del lavoro ma comunque si riusciva a lavorare, produrre, vivere dignitosamente tutti. Successivamente il frettoloso e poco ponderato avvento dell'euro come moneta unica europea, ha causato il vero disastro.



Se ragioniamo a mente fredda è facile per tutti capire che la lira si è svalutata in un solo colpo del 936,27 per cento per effetto dello scellerato e mai ben spiegato cambio 1 euro uguale a 1936,27. In poco tempo prezzi raddoppiati che corrispondono ad una svalutazione quasi del 100 per cento!!




Decimo Pilotto

Tombolo (Padova)





Caro lettore, rimpiangere la vecchia lira è molto di moda. Ed è di moda anche contestare l’euro, addebitandogli molti dei nostri guai. Come se l’enorme debito pubblico fosse colpa dell’Europa e non invece dell’italica disinvoltura. Spesso poi quando si parla della moneta unica si punta il dito contro l'aumento dei prezzi che l’ingresso nell’euro ha causato. Giusto. Ci si dimentica però che grazie all'euro i tassi d'interesse, che in Italia prima veleggiavano a due cifre, si sono in pochissimo tempo ridotti drassticamente e questo, per esempio, ha consentito a molti italiani di contrarre un mutuo immobiliare e comprarsi una casa. Purtroppo chi non ne ha approfittato è stata la classe politica italiana che invece di sfruttare il calo dei tassi di interesse per ridurre il nostro enorme debito pubblico, ha continuato a spendere e a sprecare. Con i risultati che abbiamo sotto gli occhi.
Ultimo aggiornamento: 14:12

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