Caro direttore,
le chiederei di pubblicare questa mia breve lettera aperta al segretario del Pd, Matteo Renzi. Grazie.
Caro Matteo,
io sono uno di quelli che non ha votato perché non c’era nessuno in lista che praticasse le tue idee, ma questo non deve essere motivo di privilegio. Vorrei solo chiederti di farmi capire come mai un cittadino di tipo “A” che ha lavorato quarant’anni vivendo in una casa popolare pagando un canone ridicolo, usando il suo stipendio per vestire firmato, concedendosi ferie, cambiando auto ogni cinque anni, dovrebbe essere privilegiato rispetto ad un cittadino di tipo “B” che vivendo modestamente, in quarant’anni di lavoro è riuscito a costruirsi una casa, a risparmiare anche un po’ di denaro per gli imprevisti e deve oggi pagare quello che ancora non sappiamo di tasse sulla prima abitazione, deve denunciare i suoi depositi ed investimenti bancari su cui dovrà pagare altre imposte. Tu che hai sempre una parola pronta per tutto e per tutti mi consigli di suggerire ai miei nipoti un comportamento di tipo “A” o di tipo “B”?
Leonardo Agosti
Cadoneghe (Padova)
---
Caro lettore,
quesito stimolante. Personalmente non avrei dubbi su cosa rispondere. Ma poco conta. Certamente sarebbe molto più interessante sapere cosa ne pensa Matteo Renzi. Soprattutto sarebbe interessante conoscere in modo chiaro e definitivo qual'è e soprattutto a quanto dovrebbe ammontare, secondo il leader dei Democratici, l'imposta sulla prima abitazione degli italiani, dopo la cancellazione dell'Imu.
E già che ci siamo sarebbe anche utile sapere cosa intende, numeri alla mano, Renzi quando sostiene, come ha fatto in questi giorni, che occorre aumentare le tasse sulle rendite finanziarie. Quali esattamente? E in che misura? Solo al di sopra di un certo patrimonio o senza vincoli di sorta? Com'è chiaro, non sono questioni di poco conto, soprattutto di questi tempi. Ma forse proprio per questo, Renzi avrà qualche difficoltà a rispondere alla sua domanda.
Ultimo aggiornamento: 16:22
le chiederei di pubblicare questa mia breve lettera aperta al segretario del Pd, Matteo Renzi. Grazie.
Caro Matteo,
io sono uno di quelli che non ha votato perché non c’era nessuno in lista che praticasse le tue idee, ma questo non deve essere motivo di privilegio. Vorrei solo chiederti di farmi capire come mai un cittadino di tipo “A” che ha lavorato quarant’anni vivendo in una casa popolare pagando un canone ridicolo, usando il suo stipendio per vestire firmato, concedendosi ferie, cambiando auto ogni cinque anni, dovrebbe essere privilegiato rispetto ad un cittadino di tipo “B” che vivendo modestamente, in quarant’anni di lavoro è riuscito a costruirsi una casa, a risparmiare anche un po’ di denaro per gli imprevisti e deve oggi pagare quello che ancora non sappiamo di tasse sulla prima abitazione, deve denunciare i suoi depositi ed investimenti bancari su cui dovrà pagare altre imposte. Tu che hai sempre una parola pronta per tutto e per tutti mi consigli di suggerire ai miei nipoti un comportamento di tipo “A” o di tipo “B”?
Leonardo Agosti
Cadoneghe (Padova)
---
Caro lettore,
quesito stimolante. Personalmente non avrei dubbi su cosa rispondere. Ma poco conta. Certamente sarebbe molto più interessante sapere cosa ne pensa Matteo Renzi. Soprattutto sarebbe interessante conoscere in modo chiaro e definitivo qual'è e soprattutto a quanto dovrebbe ammontare, secondo il leader dei Democratici, l'imposta sulla prima abitazione degli italiani, dopo la cancellazione dell'Imu.
E già che ci siamo sarebbe anche utile sapere cosa intende, numeri alla mano, Renzi quando sostiene, come ha fatto in questi giorni, che occorre aumentare le tasse sulle rendite finanziarie. Quali esattamente? E in che misura? Solo al di sopra di un certo patrimonio o senza vincoli di sorta? Com'è chiaro, non sono questioni di poco conto, soprattutto di questi tempi. Ma forse proprio per questo, Renzi avrà qualche difficoltà a rispondere alla sua domanda.
