Ecco la sanità che funziona
e che è sbagliato tagliare

Mercoledì 22 Ottobre 2014
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Caro direttore,

normalmente i lettori le scrivono per lamentele e disservizi e questo, credo, contribuisce a creare il clima di generale sfiducia e scoramento che gira oggi per l'Italia. Io le voglio dare invece una testimonianza di ciò che funziona. Giovedì sera della scorsa settimana sono andato dal mio medico di base perché avevo un dolore a un calcagno; il medico mi ha prescritto una radiografia per un sospetto sperone. Il venerdì mattina ho contattato il Cup dell'Usl 7 il quale mi ha comunicato che, se avessi voluto, ci sarebbe stato posto anche alle 15,45 di quello stesso venerdì. Ho accettato e mi sono presentato alle 15,40 alla cassa dell’ospedale di Conegliano, ho pagato il ticket e alle 15,45 mi sono presentato nel reparto di radiologia. Qualche minuto dopo una giovane e gentile radiologa mi ha chiamato e mi ha fatto le radiografie richieste dal mio medico. Alle ore 16 avevo terminato tutto ed ero già uscito. Stupefacente ma vero! Non credo di essere stato un caso isolato ma frutto di buona gestione, buona organizzazione e buona volontà del singolo.


Ennio Casarotto

Conegliano (Tv)



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Caro lettore,

ha ragione: non bisogna solo dare il giusto spazio alle proteste e alle testimonianze di disservizi. Ci sono, soprattutto nella sanità veneta e friulana, numerose strutture e servizi che funzionano in modo eccellente e offrono quotidiane prove di efficienza.



Anche per questa ragione sbaglia il governo quando, nella manovra di stabilità, vuole imporre tagli indifferenziati alla spesa sanitaria delle Regioni. Sia chiaro: gli sprechi ci sono ovunque e vanno eliminati (basti pensare alle troppe società partecipate della Regione Veneto). Ma non si può mettere sullo stesso piano esperienze sanitarie lontane anni luce per quanto riguarda controllo dei costi, qualità delle prestazioni e livello di efficienza raggiunto.



In questo modo non si fa un buon servizio al cittadino: si perpetua la cultura dell'inefficienza delle realtà più sprecone (tanto qualcuno che paga c'è sempre) e si penalizzano quelle più virtuose, allineando al ribasso la qualità dei servizi.
Ultimo aggiornamento: 14:56

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