Caro direttore,
l'orsa Daniza uccisa da una dose eccessiva di narcotico sta creando grande scalpore. Proviamo allora ad invertire le parti. Se l'orsa avesse ucciso il cercatore di funghi cosa sarebbe accaduto? Oppure se al posto dell'aggressiva orsa che uccide capre, mucche e quant'altro, fosse stato uno squilibrato che uccide bimbi, donne, eccetera, ci sarebbe tutta questa "falsa" mobilitazione?
Nico Koper
Aviano (Pn)
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Caro lettore, se l'orsa Daniza invece che essere ammazzata avesse ucciso il cercatore di funghi o un altro frequentatore di boschi e montagne, il clamore mediatico sarebbe stato anche superiore. Ma il problema non è questo. Il fatto è che non riusciamo ad accettare che la natura non sia solo dell'uomo. Sul pianeta ci sono anche altri esseri viventi che non devono essere necessariamente condannati a morte se non soddisfano a pieno le esigenze e le regole che l'uomo ha definito. Ci sono Paesi e regioni che hanno trasformato in una risorsa, anche turistica, la presenza sul loro territorio di orsi e di altri animali considerati "pericolosi" come i lupi, senza che questo abbia provocato stragi o ammazzamenti. Senza eccedere in fantasmi è dunque possibile trovare forme di convivenza. Certo, tutto ciò ha un costo. Economico, innanzitutto: perchè è naturale, per esempio, che l'allevatore a cui vengono sbranati capi di bestiame sia rimborsato. Ma anche culturale. Perché dobbiamo abituarci all'idea che non tutto sia sempre sotto il dominio assoluto dell'uomo.
l'orsa Daniza uccisa da una dose eccessiva di narcotico sta creando grande scalpore. Proviamo allora ad invertire le parti. Se l'orsa avesse ucciso il cercatore di funghi cosa sarebbe accaduto? Oppure se al posto dell'aggressiva orsa che uccide capre, mucche e quant'altro, fosse stato uno squilibrato che uccide bimbi, donne, eccetera, ci sarebbe tutta questa "falsa" mobilitazione?
Nico Koper
Aviano (Pn)
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Caro lettore, se l'orsa Daniza invece che essere ammazzata avesse ucciso il cercatore di funghi o un altro frequentatore di boschi e montagne, il clamore mediatico sarebbe stato anche superiore. Ma il problema non è questo. Il fatto è che non riusciamo ad accettare che la natura non sia solo dell'uomo. Sul pianeta ci sono anche altri esseri viventi che non devono essere necessariamente condannati a morte se non soddisfano a pieno le esigenze e le regole che l'uomo ha definito. Ci sono Paesi e regioni che hanno trasformato in una risorsa, anche turistica, la presenza sul loro territorio di orsi e di altri animali considerati "pericolosi" come i lupi, senza che questo abbia provocato stragi o ammazzamenti. Senza eccedere in fantasmi è dunque possibile trovare forme di convivenza. Certo, tutto ciò ha un costo. Economico, innanzitutto: perchè è naturale, per esempio, che l'allevatore a cui vengono sbranati capi di bestiame sia rimborsato. Ma anche culturale. Perché dobbiamo abituarci all'idea che non tutto sia sempre sotto il dominio assoluto dell'uomo.
