La sinistra e i rom, due pesi e due misure

Domenica 26 Ottobre 2014
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Caro direttore,

ancora una volta la sinistra predica bene e razzola male. Anzi più che razzolare, ruzzola miseramente! Dopo i fatti di Trivignano, dove il Pd fautore di Mare Nostrum al sentore che i profughi potessero arrivare vicino a casa nostra si sono dati da fare nel raccogliere firme davanti alla chiesa contro questa iniziativa, leggo che a Torino sindaco Pd e assessore Sel auspicano un autobus specifico per i rom violenti. Ma non sono loro i paladini dell’integrazione e del "volemose bene"? Ancora una volta la demagogia prende il sopravvento su certe ideologie. Rabbrividisco al pensiero di cosa sarebbe successo se questa iniziativa fosse partita da Matteo Salvini e la Lega Nord.




Andrea Fusati

Mestre




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Caro lettore,

la vecchia sinistra italiana ha, tra i suoi difetti atavici, quello di ritenersi depositaria di una sorta di primato morale che le consentirebbe di fissare i confini tra ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, tra ciò che è eticamente giustificabile e ciò che non lo è. La storia e la cronaca, anche quella recente delle inchieste venete e veneziane, ci ha dimostrato che questo "supremazia" etica non trova alcun riscontro nella realtà. E' pura ideologia. Ma in molti, a sinistra, non se ne fanno una ragione e continuano a ritenersi in dovere e in diritto di dispensare certificati di moralità e di correttezza politica. La naturale conseguenza di questo atteggiamento culturale è il "doppiopesismo": per i soloni di una certa sinistra un fatto o una scelta politica non sono mai giusti o sbagliati in sé, dipende anche da chi ne è il protagonista, da chi ha deciso. E' una vecchia storia: anche nel caso di Torino le reazioni e i commenti, possiamo esserne certi, sarebbero stati ben differenti se a chiedere una linea di autobus solo per i rom fosse stata una giunta o un sindaco di colore diverso. Ma la realtà spesso è più forte e dirompente delle ideologie e costringe tutti a fare i conti con i fatti e le concrete esigenze dei cittadini, prima che con le teorie. Il sindaco del Torinese ne ha dovuto prendere atto e ha fatto una scelta forse estrema e provocatoria, ma certamente coraggiosa. Che dovrebbe far riflettere molti. A destra ma soprattutto a sinistra.
Ultimo aggiornamento: 14:03

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