Correre in salita: i segreti
dell'allenamento svelati dalla Volpato

Giovedì 6 Marzo 2014 di Alessandro De Bon
Giovanna Volpato in allenamento a San Giuliano (Mestre)
BELLUNO - Dopo una settimana di stop forzato per motivi tecnici, torna la nostra rubrica dedicata alla corsa, realizzata anche per seguire - qui sul sito e nella versione cartacea dell’edizione del venerdì di Belluno - il conto alla rovescia verso la Belluno-Feltre Run, evento podistico (ma non solo: c’è anche quella bike, e tutta l’offerta potete scoprirla sul sito www.bellunofeltrerun.it) in programma domenica 30 marzo, patrocinato dal Gazzettino.



Oggi la nostra marcia di avvicinamento procede ascoltando Giovanna Volpato, veneziana, oro alla maratona di Firenze del 2008, argento a quella di Venezia 2004. Per lei la Belluno-Feltre sarà l’allenamento-cartina tornasole per la maratona stagionale che sta preparando. Con un problema: le salite. Come ci si allena vivendo nella pianura veneta? «Effettivamente dove vivo io è un biliardo - racconta Giovanna, che alterna i suoi allenamenti a quelli in cui veste i panni di allenatrice per alcuni ragazzi di Mestre - così una volta alla settimana cerco un cavalcavia o un ponte e faccio brevi sprint che vanno dagli 80 ai 100 metri, ripetuti una decina di volte con recupero di corsa. Poi, per finire, una corsa medio-veloce. La domenica invece mi sposto sul Montello e sfrutto i sali-scendi naturali, correndo 1-3 chilometri». «Il cavalcavia - spiega Giovanna - va bene per lo sprint perché ha il dislivello sufficiente che ti permette di non alterare la meccanica di corsa. Fai forza, ma non alteri. La domenica invece sono salite diverse, seguite da discese, e sviluppi una forza resistente diversa». Ma quale sarà la maratona da affrontare quest’anno? «Vedremo, non lo so ancora - chiude Volpato - intanto mi alleno, partendo dalla Belluno-Feltre, sperando di non avere intoppi».
Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 16:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA