BELLUNO - Irruzione ieri mattina al pronto soccorso di Belluno da parte dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione (Nas). Armati di avvisi di garanzia i militari hanno aperto la finestra su un’inchiesta che, pare, durasse da tempo, portata avanti anche attraverso intercettazioni ambientali. E questa mattina torneranno per acquisire altro materiale.
Massimo il riserbo sull’intera vicenda. Al centro delle indagini ci sarebbero presunti utilizzi impropri della struttura, ma si parla anche di collegamenti con centri sanitari esterni, tanto che sarebbero state visitati anche alcuni centri convenzionati. Un polverone che ha mandato in fibrillazione i vertici dell’Uls 1, il personale medico e infermieristico. L’inaspettata visita non è stata certo tra le più gradite e indolori.
Il primario, Giovanni Goigoux, si limita a dire: «Non posso parlare ora. Abbiate pazienza». Anche il direttore sanitario, Tiziano Martello, è ancora al silenzio più granitico. Ammette solo che l’ispezione c’è stata. L'indagine potrebbe fare clamore, proprio perché tocca una struttura finora esente da grandi inchieste.
Ultimo aggiornamento: 12:34
Massimo il riserbo sull’intera vicenda. Al centro delle indagini ci sarebbero presunti utilizzi impropri della struttura, ma si parla anche di collegamenti con centri sanitari esterni, tanto che sarebbero state visitati anche alcuni centri convenzionati. Un polverone che ha mandato in fibrillazione i vertici dell’Uls 1, il personale medico e infermieristico. L’inaspettata visita non è stata certo tra le più gradite e indolori.
Il primario, Giovanni Goigoux, si limita a dire: «Non posso parlare ora. Abbiate pazienza». Anche il direttore sanitario, Tiziano Martello, è ancora al silenzio più granitico. Ammette solo che l’ispezione c’è stata. L'indagine potrebbe fare clamore, proprio perché tocca una struttura finora esente da grandi inchieste.