Il paese in rivolta: «Via quel pedofilo,
si aggira già nei nostri parchi giochi»

Mercoledì 16 Luglio 2014
Il paese in rivolta: «Via quel pedofilo, si aggira già nei nostri parchi giochi»
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BELLUNO - «Vedo quell’uomo passare ogni giorno a fianco di mio figlio che ha 4 anni». C’è il terrore nelle a parole del genitore bellunese di Borca di Cadore che, con altre mamme e papà, si sta organizzando per non avere più vicino quel "mostro". Una raccolta firme e una lettera al Prefetto per riuscire a cacciarlo.



«Come mai una persona condannata per un reato così grave è ai domiciliari e passeggia liberamente per il paese?» si chiedono a proposito del pedofilo padovano. «Mi avevano contattato - spiega il sindaco Bortolo Sala - chiedendomi di intervenire, ma io non posso fare nulla, ho appreso dai giornali, come loro, della presenza qui a Borca». Una casa che è vicina, troppo vicina a ben due parchi giochi. E poi l’Happy park, anche questo a poche centinaia di metri dall’abitazione del 52enne: ma in paese qualcuno minimizza, ricordando che c’era ben più da preoccuparsi prima, quando quell’uomo girava liberamente piuttosto che ora quando è assicurata la presenza dei carabinieri che lo sorvegliano.



Eppure i genitori non ci stano a vedere il pedofilo accanto ai loro figli e ricordano che oltre ai bambini di Borca d’estate in paese arrivano centinaia di piccoli per le colonie estive. La giunta affronterà l’argomento nella seduta di oggi, su indicazione dell’assessore al Sociale, Giuseppe Belfi, che su questa storia non vuole dire nulla.



L’uomo, 52 anni di Padova, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi con il rito abbreviato per gli abusi ripetuti sulle nipotine e continuerà a scontare la pena nella sua casa di Borca, dove si trova fin dalla concessione dei domiciliari dopo l’arresto del 29 novembre scorso.
Ultimo aggiornamento: 15:31