PONTE NELLE ALPI - Ramadan, una mela e una forchettata sul naso. Questi gli ingredienti della violenta lite che si è scatenata giovedì a pranzo al centro Ceis di la Secca, dove i nuovi profughi sono arrivati lo scorso sabato sera.
Una diverbio terminato al pronto soccorso e che ha richiesto l’intervento della volante della Questura per placare gli animi. Ma, al momento, non è ancora chiara l’esatta dinamica di quella che sembrerebbe una lite tra due stranieri, ma che potrebbe essere stata anche una rissa tra più contendenti. Quando giovedì a mezzogiorno le forze dell’ordine sono arrivate sul posto infatti era già tutto finito, e l’unico segno rimasto erano le ferite della forchettata sul naso di uno dei profughi. I migranti non parlano certo italiano e nemmeno inglese, ma solo la lingua del loro paese d’origine. Sarà necessario quindi assumere una interprete che possa tradurre quanto racconterà il ferito e che possa spiegargli che può presentare querela contro quello che indicherà essere il responsabile della forchettata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Una diverbio terminato al pronto soccorso e che ha richiesto l’intervento della volante della Questura per placare gli animi. Ma, al momento, non è ancora chiara l’esatta dinamica di quella che sembrerebbe una lite tra due stranieri, ma che potrebbe essere stata anche una rissa tra più contendenti. Quando giovedì a mezzogiorno le forze dell’ordine sono arrivate sul posto infatti era già tutto finito, e l’unico segno rimasto erano le ferite della forchettata sul naso di uno dei profughi. I migranti non parlano certo italiano e nemmeno inglese, ma solo la lingua del loro paese d’origine. Sarà necessario quindi assumere una interprete che possa tradurre quanto racconterà il ferito e che possa spiegargli che può presentare querela contro quello che indicherà essere il responsabile della forchettata.
