ROCCA PIETORE - Dopo quella del 25 aprile anche il primo maggio è stata una valanga ad allertare i soccorsi e a mettere a rischio la vita di scialpinisti in Marmolada: in entrambe le giornate sono stati altri escursionisti a provocare i distacchi.
Giornate di lavoro e amarezza per il Soccorso alpino bellunese perché giovedì nessuno dei protagonisti si è fermato a prestar soccorso. Fabio Bristot del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi assicura che sulla Marmolada, sotto Punta Penia, si è sfiorata l'ennesima tragedia e l'atteggiamento dimostrato dagli sciatori coinvolti è stato «criminale e senza etica».
Ultimo aggiornamento: 14:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA Giornate di lavoro e amarezza per il Soccorso alpino bellunese perché giovedì nessuno dei protagonisti si è fermato a prestar soccorso. Fabio Bristot del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi assicura che sulla Marmolada, sotto Punta Penia, si è sfiorata l'ennesima tragedia e l'atteggiamento dimostrato dagli sciatori coinvolti è stato «criminale e senza etica».