Operaio trevigiano morto in chiesa,
4 indagati: c'è anche il parroco

Martedì 30 Settembre 2014
Operaio trevigiano morto in chiesa, 4 indagati: c'è anche il parroco
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BELLUNO - Quattro indagati per la morte di Loris De Faveri, il 42enne di Farra di Soligo morto venerdì mattina mentre lavorava sull’impalcatura che avvolge la chiesa di San Nicola a Villa di Villa: fra i destinatari dell'avviso anche il parroco. La vittima, dipendente della ditta Edil Group, di Pieve di Soligo (Tv), che aveva subappaltato il lavoro dalla Lorenzon Costruzioni, sempre trevigiana, sarebbe morto folgorato dopo essere caduto su un cavo elettrico che alimentava il cantiere. Ma questa è solo un’ipotesi che solo l’esame autoptico potrà confermare o meno.

Le domande alle quali si cerca una risposta sono molte e il quadro accusatorio potrebbe cambiare rapidamente, magari chiamando in causa anche altre figure. L’aver indagato i tre imprenditori, compreso il titolare della ditta di ponteggi, e il reverendo è solo un atto dovuto, finalizzato a garantire la loro difesa di fronte a quell’atto irripetibile che è l’autopsia.

Bisognerà far luce sul quel cavo, a prescindere. Era stato adeguatamente isolato? L’accusa, per tutti, è di omicidio colposo. Il collega di De Faveri era impegnato sull’altro versante dell’edificio sacro. Ad accorgersi di un corpo che penzolava dall’impalcatura era stato un consigliere comunale di Mel, Stefano Varaschin, che, intuendo il peggio, aveva subito allertato i soccorsi. Nel frattempo, in chiesa, si stava celebrando un funerale. Fedeli e parroco si sarebbero accorti solo della luce che mancava.

Ultimo aggiornamento: 09:46