«Virna Lisi e il marito erano di casa»
Cortina in lutto per la grande attrice

Venerdì 19 Dicembre 2014 di Marco Dibona
«Virna Lisi e il marito erano di casa» Cortina in lutto per la grande attrice
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CORTINA - Il lutto per la morte di Virna Lisi, ieri ha colpito anche Cortina dove la grande attrice era di casa. Letteralmente, perché possedeva un villino a Crignes, con l'amato marito Franco Pesci, con cui è rimasta sposata per 53 anni.

Avevano inoltre un altro terreno in via del Castello. Era assai frequente vederla in paese, anche fuori stagione, nelle pause della sua professione, per godersi la tranquillità della montagna. Tutti la ricordano come donna molto affabile, cortese. Una vera signora. Per un periodo fu pure residente e iscritta alle liste elettorali, con il suo vero nome Pieralisi Virna. Fu protagonista, anche in questo caso: non per ruoli di attrice, bensì per le cause che intentò al comune, contro il piano regolatore generale.

Assieme ad altri personaggi noti, come Pietro Barilla o i fratelli Colussi dei biscotti, ricorse al Tribunale amministrativo regionale, contro lo strumento urbanistico del comune, che impediva nuove costruzioni oppure l'ampliamento dei volumi esistenti.

Per Villa Pesci, al limitare dei prati di Crignes, Virna Lisi ed il marito chiedevano un ampliamento, con una maggiore volumetria, sul terreno retrostante. E volevano probabilmente costruire sul terreno di via del Castello. Proprio i ricorsi di questi personaggi portarono a vari annullamenti del piano regolatore cortinese, che si susseguirono negli anni. Il più clamoroso avvenne nel 1992, che rese necessario rifare completamente il progetto urbanistico ampezzano.

Il rapporto di Virna con il Nordest è comunque più ampio e si condensa soprattutto per la sua partecipazione a uno dei film cardine degli anni ’60. Pietro Germi sceglie Treviso come set per il suo "Signore & Signori", che vinse la Palma d’oro (allora Grand Prix) a Cannes nel 1965. Un rapporto a quel tempo significativo tra la città e l’attrice, che è rimasta sempre nel cuore dei trevigiani. A Treviso era tornata nel 2008, quando Roberto Castagner, ad della grapperia omonima, volle premiarla con il "Fuoriclasse", riconoscimento che arrivò proprio nell’anno del restauro del film di Germi. E ancora nella città della Marca doveva arrivare il 5 dicembre, per un rendez-vous di tutti i vincitori del premio. Ma purtroppo non è stato possibile. Di quel riconoscimento del 2008, l’attrice ne lasciò metà in città a un’associazione di solidarietà e l’altra metà a un’altra associazione romana per la cura di malati terminali.

Anche Venezia ha visto Virna Lisi impegnata sul set. Era il 1979 quando l’attrice arrivò in laguna per girare il film "Bugie bianche" di Stefano Rolla, con Max Von Sydow, una storia bizzarra di un figlio adottivo che sparisce da ogni famiglia. Ma certo il rapporto più importante con la città l’ha vissuto al fianco del grande regista Joseph Losey, quando nel 1962 girò "Eva", una storia torbida di due donne (l’altra era Jeanne Moreau) e uno scrittore (Stanley Baker). Infine l’ultima sua apparizione fu al Lido, alla Mostra del 2011, quando arrivò per ricevere il premio Pietro Bianchi alla carriera.

Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 13:10