PADOVA - Ancora un sucidio per crisi. Gugliemo Dolci, 48 anni, dirigente del "Gruppo 3a" con sede in corso Australia, si è tolto la vita impiccandosi nella sua casa di Cadoneghe. Due le lettere d’addio: una per la moglie, l’altra per la ditta. Oltre a problemi familiari, nei biglietti avrebbe fatto riferimento al non buon andamento dell’azienda.
Il dirigente era anche un volontario della Protezione civile con la quale aveva partecipati alle missioni a favore dei terremotati in Emilia e in Abruzzo. Increduli gli amici, anche se da qualche tempo lo aveva visto preoccupato.