«Costretti a prendere un body-guard
per difendere i clienti dagli sbandati»

Domenica 2 Febbraio 2014 di Isabella Scalabrin
Stefano Morelli e Filippo Soffiato
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PADOVA - Obbligati a proteggere i clienti del loro bar con un costoso servizio di vigilanza privata a pagamento, per poter lavorare organizzando serate di intrattenimento nel plateatico. Filippo Soffiato, ventisettenne imprenditore padovano che gestisce assieme al socio Stefano Morelli di 28 anni il «Tucano caffè», in via Cavallotti 67 al Bassanello, racconta le difficoltà e le spese extra di gestione del pubblico esercizio, determinate dalla necessità di provvedere con mezzi propri a tenere lontani dal locale sbandati e ubriachi molesti che circolano nella zona.



«Abbiamo dovuto ricorrere alla vigilanza privata a partire dalla scorsa estate - dice Soffiato - a causa della presenza di un gruppo di stranieri dell'est che vivono sotto il ponte del Bassanello, i quali di sera risalgono dall'argine e stazionano nei pressi del bar. Se non ci fossero i nostri addetti alla sicurezza durante le serate di apertura, i balordi molesterebbero gli avventori con la richiesta di sigarette o avvicinandosi alticci e ubriachi, come accadeva prima che ci dotassimo di questo servizio».



L'imprenditore assicura di non poter rinunciare ad avvalersi dei «buttafuori». «In precedenza - osserva -quando avevamo problemi e chiamavamo le forze dell'ordine, bisognava attendere anche più di mezz'ora per l'arrivo, e poi gli agenti non potevano fare altro che eventualmente prelevare gli sbandati per accertamenti, che poi ritornavano successivamente. Coi nostri sorveglianti - continua -riusciamo a tutelare efficacemente i ragazzi che vengono al bar, evitando rischi di tafferugli e litigi con provocatori esterni».
Ultimo aggiornamento: 13:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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