Rifugiato politico ghanese rincorre
e fa arrestare un ladro italiano

Mercoledì 15 Gennaio 2014 di Marco Aldighieri
Mattew Sackey e a destra l'arrestato Vincenzo Scala
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PADOVA - Il lato buono dell’immigrazione, quando un rifugiato politico ghanese blocca e consegna alla polizia un ladro italiano. L’eroe, il protagonista, è Mattew Sackey di 31 anni. Dal 18 dicembre vive, insieme ad altri cinquanta richiedenti asilo politico, in una struttura in via Tommaseo 90 occupata dal movimento "Razzismo Stop" e ribattezzata "Don Gallo". Il prete che era vicino al mondo disobbediente. Mattew, lunedì intorno alle 17, si stava fumando una sigaretta insieme al suo amico e datore di lavoro, il parrucchiere nigeriano Aideyan Edoimioya di 53 anni.



Erano in via D’Avanzo, dietro allo scalo ferroviario, quando Mattew ha visto...«Un uomo all’interno del posteggio del supermercato In’s - ha spiegato in inglese - che si è avvicinato a un’auto in sosta. Poi, con un sasso in mano, ha sfondato il finestrino. Prima ho provato a capire cosa stesse succedendo e in un secondo momento ho urlato a quell’uomo di fermarsi...».



Ed è a questo punto che Mattew, il ghanese, sprovvisto di un telefono cellulare, ha deciso di rincorrere il ladro. «Ho gridato - ha ripreso sempre in inglese - ma lui non si è fermato. Così l’ho rincorso, l’ho raggiunto e sono riuscito a bloccarlo. Intanto il mio capo nigeriano ha chiamato la polizia. Ma il ladro voleva fuggire e mi ha minacciato con la pietra usata per sfondare il vetro dell’auto e una siringa. Io non ho avuto paura - ha terminato Mattew - e lo stretto con più forza. Poi il mio capo è venuto ad aiutarmi e lo abbiamo consegnato alla polizia».



In via D’Avanzo è intervenuta una pattuglia della sezione "Volanti". I poliziotti hanno preso in consegna e arrestato per rapina Vincenzo Scala di 39 anni, napoletano e già noto alle forze dell’ordine per i suoi reati contro il patrimonio. Gli agenti in tasca gli hanno trovato altre due siringhe oltre a quella che aveva già in mano. L’ultimo suo arresto risale al 14 febbraio scorso, quando è stato sorpreso mentre rubava all’interno di un furgone in piazzale Boschetti.



Mattew, anche ieri, è andato a dare una mano in negozio al suo amico nigeriano. Poi è rientrato a dormire nell’abitazione occupata di via Tommaseo. Prima stava in via Gradenigo 8, nella sede di "Razzismo Stop". La struttura di via Tommaseo è chiusa da tre anni. «L’edificio è di proprietà di una banca - ha spiegato Luca Bertolino portavoce di "Razzismo Stop" - ed è stata anche messa all’asta. Al momento non siamo stati denunciati da nessuno. Mattew, insieme a una cinquantina di richiedenti asilo politico, prima viveva in via Gradenigo. Ma la palazzina aveva alcuni problemi. Non si potevano più ospitare dignitosamente queste persone. E così - ha terminato Bertolino - abbiamo occupato questo edificio di via Tommaseo 90».
Ultimo aggiornamento: 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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