PADOVA - Una famiglia padovana da tre mesi sta vivendo nell’angoscia. Il figlio più piccolo, 4 anni, il 15 giugno scorso mentre giocava al parco d’Europa di via Venezia si è punto con una siringa infetta. Un ago lasciato in un cespuglio da un tossico. E l’incubo non è finito perchè il bambino, tra qualche giorno, dovrà ripetere il ciclo di esami del sangue.
A raccontarlo è la mamma che vive in zona Stanga non lontano dal parco d’Europa col marito e un altro figlio. «Appena accorta di quanto accaduto, disperata, sono andata al pronto soccorso di Pediatria». Il piccolo è stato disinfettato e sottoposto a una serie di esami, ma non è finita.
«Abbiamo paura - ha sottolineato la donna - è inutile nasconderlo, in quel parco non porterò mai più i miei figli». E 20 giorni fa ancora al parco d’Europa l’incidente poteva ripetersi come testimonia un’altra mamma padovana.
Ultimo aggiornamento: 11:04
A raccontarlo è la mamma che vive in zona Stanga non lontano dal parco d’Europa col marito e un altro figlio. «Appena accorta di quanto accaduto, disperata, sono andata al pronto soccorso di Pediatria». Il piccolo è stato disinfettato e sottoposto a una serie di esami, ma non è finita.
«Abbiamo paura - ha sottolineato la donna - è inutile nasconderlo, in quel parco non porterò mai più i miei figli». E 20 giorni fa ancora al parco d’Europa l’incidente poteva ripetersi come testimonia un’altra mamma padovana.