Bitonci esporta il modello Cittadella:
«Sceriffi privati per la sicurezza»

Mercoledì 21 Gennaio 2015 di Maria Grazia Bocci
Bitonci esporta il modello Cittadella: «Sceriffi privati per la sicurezza»
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PADOVA - Sparite le pattuglie miste delle forze dell’ordine per i tagli del governo, il Comune corre ai ripari. Gli agenti della polizia locale saranno affiancati da guardie giurate per garantire maggiore sicurezza ai cittadini, sfiancati da furti e rapine. In pratica, il sindaco Massimo Bitonci e l’assessore alla Sicurezza Maurizio Saia hanno deciso di applicare il "modello Cittadella" a Padova. «Funziona, e quindi è riproducibile», spiega il primo cittadino. Nel comune dell’Alta Padovana il sindaco Giuseppe Pan ha "assoldato" vigilantes che controllano regololarmente edifici e spazi pubblici. Vigili urbani e "sceriffi" non pattuglieranno Padova insieme, ma sigleranno un accordo di collaborazione.



A Palazzo Moroni hanno già pronta una bozza di convenzione che dovrebbe coinvolgere diverse società di vigilanza distribuite per aree e che dovrebbe partire a febbraio. «L’intenzione - afferma Saia - è far sorvegliare i quartieri da pattuglie di vigilantes, soprattutto negli orari notturni. Nel giro di due settimane quelle dei vigili urbani saliranno a quattro nel turno dopo mezzanotte e mezza: il servizio sarà ulteriormente potenziato con le pattuglie di vigilantes, in servizio nei giorni e nelle zone ritenute più a rischio dall’amministrazione. Pur essendo dotate di armi, le guardie giurate non possono sostituirsi alle forze dell’ordine. La loro funzione sarà di controllare e richiedere l’intervento della polizia locale».



Si punta anche ad aumentare l’organico dei vigili usufruendo della mobilità del personale da altri comuni: in tutto una ventina di agenti.



I costi dei vigilantes? Sui 300mila euro all’anno, afferma Saia. Che fa i conti: «È un investimento accettabile: l’assunzione di dieci vigili costa circa mezzo milione all’anno, con la cifra prevista le guardie giurate in servizio a rotazione saranno almeno 50».



La giunta Bitonci pensa a estendere il servizio di vigilanza privata alla rete di trasporto urbano, ma i tempi non sono ancora maturi. «La precedente amministrazione con i suoi "informatori" disoccupati sugli autobus di Aps ha speso 150mila euro in sei mesi, noi ne tireremo fuori al massimo 50mila per tutto l’anno utilizzando sempre i vigilantes. Abbiamo già presentato un progetto alla società: è assolutamente necessario contrastare l’evasione del pagamento dei biglietti e la violenza che troppo spesso si scatena contro autisti e altri passeggeri».

Di pari passo, confermato l’impegno per l’aumento delle telecamere in città. «Nei prossimi due anni saranno stanziati due milioni di euro per la videosorveglianza - aggiunge Bitonci - Vale a dire che il Comune installerà altre cinquecento telecamere. Ma fondamentale è l’utilizzo che se ne fa: dovranno essere tutte collegate a una centrale operativa unica, mentre ora molte, ad esempio nella zona del cimitero maggiore, non trasmettono alle forze dell’ordine». E lancia un appello: «La soluzione ottimale è l’unione di associazioni di categoria, Comune e privati in modo da creare un coordinamento e magari anche un fondo per la sicurezza».
Ultimo aggiornamento: 21:04

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