PADOVA - Due giorni di pizze con bibita gratis per festeggiare i 50 anni di attività. Con questa allettante proposta il Marechiaro di via Manin, tra Piazza delle Erbe e il Duomo, ha deciso di celebrare la ricorrenza ieri e oggi facendo anche beneficenza dato che alla cassa è solo richiesta una libera offerta alla Città della Speranza.
Peccato però che molti diffidenti padovani abbiano pensato che ci doveva essere dietro una "fregatura" perché ieri a pranzo sono stati in pochi ad approfittarne.
«Vedendo qualcuno stazionare all'ingresso sono uscito di persona un po’ imbarazzato per convincere gli avventori titubanti davanti al cartello che abbiamo appeso - confessa Giovanni Mandara che gestisce con il fratello Giulio e la figlia Aurora lo storico locale aperto mezzo secolo fa dal padre Federico e la mamma Aurora - ho capito così quanto sia difficile portare avanti un'iniziativa simile in tempi come questi in cui le truffe sono dietro l'angolo».
La cassetta di vetro però non piange alla chiusura pomeridiana. «C'è chi ha dimostrato buon cuore e ha messo dentro 50 euro - continua il gestore - e chi invece ha avuto il coraggio di inserire un centesimo. In generale persone non giovani a pranzo anche se la pubblicità non è mancata; comunque dieci anni fa avevamo fatto la stessa cosa e il primo giorno c'era stata la stessa affluenza».
Col passaparola e il primo ritrovo dell'anno del mercoledì universitario nelle piazze la gente è arrivata già a inizio serata, anche famiglie con bambini. «Sono venuto apposta a mangiare qui - dichiara Massimo Paccagnella, fotografo padovano - alla fine mi sarà anche costato più di quello che avrei pagato senza donazione ma il sorriso di un bambino, anche se malato, non ha prezzo».
«Vado spesso per lavoro in Campania - afferma Michele Zanardi, imprenditore veronese - e qui la margherita ha lo stesso sapore della costiera amalfitana». In effetti i proprietari sono originari del paese salernitano di Tramonti da cui sono arrivati nel Nord Italia ben 3.000 pizzaioli. L'estate prossima riusciranno a coronare un sogno: un giardino estivo in una corte interna con cui raddoppieranno gli 80 coperti e contano di lavorare di più anche come ristorante.
Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 14:46
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«Vedendo qualcuno stazionare all'ingresso sono uscito di persona un po’ imbarazzato per convincere gli avventori titubanti davanti al cartello che abbiamo appeso - confessa Giovanni Mandara che gestisce con il fratello Giulio e la figlia Aurora lo storico locale aperto mezzo secolo fa dal padre Federico e la mamma Aurora - ho capito così quanto sia difficile portare avanti un'iniziativa simile in tempi come questi in cui le truffe sono dietro l'angolo».
La cassetta di vetro però non piange alla chiusura pomeridiana. «C'è chi ha dimostrato buon cuore e ha messo dentro 50 euro - continua il gestore - e chi invece ha avuto il coraggio di inserire un centesimo. In generale persone non giovani a pranzo anche se la pubblicità non è mancata; comunque dieci anni fa avevamo fatto la stessa cosa e il primo giorno c'era stata la stessa affluenza».
Col passaparola e il primo ritrovo dell'anno del mercoledì universitario nelle piazze la gente è arrivata già a inizio serata, anche famiglie con bambini. «Sono venuto apposta a mangiare qui - dichiara Massimo Paccagnella, fotografo padovano - alla fine mi sarà anche costato più di quello che avrei pagato senza donazione ma il sorriso di un bambino, anche se malato, non ha prezzo».
«Vado spesso per lavoro in Campania - afferma Michele Zanardi, imprenditore veronese - e qui la margherita ha lo stesso sapore della costiera amalfitana». In effetti i proprietari sono originari del paese salernitano di Tramonti da cui sono arrivati nel Nord Italia ben 3.000 pizzaioli. L'estate prossima riusciranno a coronare un sogno: un giardino estivo in una corte interna con cui raddoppieranno gli 80 coperti e contano di lavorare di più anche come ristorante.
